BARCELLONA E XAVI: AZIONE LEGALE CONTRO DUE GIORNALISTI
Il Barcellona e il suo allenatore, Xavi, hanno deciso di agire per vie legali contro due giornalisti spagnoli, accusati di aver diffuso informazioni false negli ultimi mesi. La situazione è emersa durante la conferenza stampa prima della partita contro il Las Palmas, quando Xavi ha confermato pubblicamente di aver intrapreso un’azione legale contro i reporter che avevano diffuso notizie inaccurat su squadra e staff tecnico.
XAVI: MAI SUCCESSO PRIMA
Xavi si è detto stufo delle illazioni circolate sulla stampa spagnola riguardanti la sua persona e la squadra. Aveva chiarito che alcune informazioni diffamatorie e false erano state pubblicate in base a frasi ottenute in modo improprio. L’allenatore ha dichiarato durante la conferenza stampa: “Sì, è vero e non mi era mai successo prima”.
JOURNALISTI MANUEL JABOIS E JAVIER MIGUEL NEL MIRINO
In particolare, Xavi ha menzionato i giornalisti Manuel Jabois e Javier Miguel delle testate spagnole, i quali avevano riportato falsità riguardo al Barcellona e all’allenatore. Tra le notizie errate diffuse, era circolata la voce che Xavi avesse definito il Barcellona “il giullare d’Europa”, una dichiarazione poi smentita dallo stesso interessato e dal giornalista coinvolto che aveva ritrattato quanto riportato.
LA VICENDA DELLA TALPA NELLO SPOGLIATOIO
La situazione che ha portato all’azione legale contro i giornalisti riguarda la presunta presenza di una talpa nello spogliatoio del Barcellona. I media avevano riportato che Xavi aveva imposto ai collaboratori di posare i cellulari su un tavolo durante le riunioni, una pratica che l’allenatore e il club hanno negato categoricamente. Xavi ha deciso di prendere provvedimenti legali per porre fine alle voci infondate: “Capisco le critiche alla stagione mediocre del Barcellona. È ora di dire basta”.
In conclusione, l’azione legale intrapresa da Xavi e il Barcellona evidenzia la determinazione dell’allenatore nel difendere la sua reputazione e quella del club da diffamazioni e notizie false diffuse dai media. La vicenda mette in luce l’importanza dell’accuratezza e dell’integrità giornalistica nel riportare informazioni riguardanti le personalità pubbliche e le squadre sportive.