Violenti scontri notturni a Belgrado: 35 arresti

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LA POLIZIA SERBA SPARA GAS LACRIMOGENI PER DISPERDERE I MANIFESTANTI

La polizia serba ha fatto uso di gas lacrimogeni per impedire a centinaia di manifestanti di entrare nell’edificio del Municipio della capitale, Belgrado, in seguito alle proteste contro le presunte irregolarità nel voto alle elezioni dello scorso fine settimana.

Secondo quanto riportato dalle autorità del Paese, le elezioni per il rinnovo del Parlamento e delle cariche locali sono state regolari, senza alcuna irregolarità o brogli. Tuttavia, i manifestanti sostengono il contrario e accusano il governo di aver manipolato i risultati elettorali.

IL PRESIDENTE SERBO RESPINGE LE ACCUSE

Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha respinto le accuse di brogli e irregolarità nelle elezioni, definendo le affermazioni dell’opposizione come “bugie palese”. Vucic ha sostenuto che le elezioni si sono svolte in modo trasparente e in conformità con la legge, e ha messo in guardia i manifestanti contro comportamenti illegali.

Le autorità del Paese hanno giustificato l’uso della forza per disperdere i manifestanti come necessario per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza, sottolineando che le proteste non erano autorizzate e che alcuni partecipanti hanno esercitato violenza e vandalismo.

ARRESTATE PIÙ DI 35 PERSONE

Diverse decine di persone sono state arrestate durante le proteste, con l’accusa di aver partecipato a disordini e violenze. Le autorità hanno dichiarato che continueranno ad agire con fermezza contro gli atti di violenza e contro chiunque cerchi di minare la stabilità del Paese.

Le organizzazioni per i diritti umani e l’opposizione politica hanno condannato l’uso della forza da parte della polizia e hanno chiesto un’inchiesta indipendente sulle presunte irregolarità e brogli nelle elezioni. Secondo i critici del governo, le elezioni non sono state libere e corrette, e il clima politico nel Paese è caratterizzato da una crescente repressione dell’opposizione e da limitazioni alla libertà di espressione.

LA SITUAZIONE CONTINUA AD ESSERE TESA

La situazione nella capitale serba continua ad essere tesa, con manifestazioni e proteste che si susseguono, e con la polizia pronta a intervenire per prevenire disordini e violenze. Nel frattempo, il presidente Vucic ha ribadito la sua determinazione a difendere l’ordine costituzionale e a mantenere la stabilità del Paese, sottolineando la sua autorità e il suo ruolo di garante della sicurezza nazionale.

Le prossime settimane saranno cruciali per il futuro della Serbia, con le tensioni politiche che rischiano di aggravarsi ulteriormente e con la possibilità di nuove proteste e scontri. Resta da vedere se le autorità del Paese saranno in grado di gestire la crisi in modo pacifico e democratico, o se la situazione rischierà di degenerare in una grave crisi politica e sociale.

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