SCANDALOSO COMPORTAMENTO DEL PUBBLICO SAUDITA ALLA SUPERCOPPA SPAGNOLA
UNA COMMEMORAZIONE ROVINATA
Lo scorso 19 gennaio, durante la semifinale di Supercoppa spagnola tra Real Madrid e Atletico Madrid, si è verificato un comportamento vergognoso da parte del pubblico saudita. Prima dell’inizio del match è stato osservato un minuto di silenzio in memoria del leggendario Franz Beckenbauer, scomparso la scorsa domenica all’età di 78 anni. Purtroppo, durante tale momento di riflessione, gli spettatori presenti allo stadio Al-Awwal Park di Riyad hanno rovinato l’atmosfera fischiando e mugugnando per l’intera durata del tributo, mentre l’immagine del mitico difensore tedesco campeggiava sul maxi-schermo.
Risulta inaccettabile che un momento così sacro e significativo per il mondo del calcio sia stato così irrispettosamente trattato dalla folla presente in quel momento. Il mancato rispetto per la memoria di un’icona del calcio mondiale come Franz Beckenbauer è un comportamento che non dovrebbe assolutamente essere tollerato, soprattutto in un contesto sportivo dove il rispetto e la lealtà dovrebbero essere valori fondamentali.
IL BERSAGLIO DI TONI KROOS
Non solo il minuto di silenzio è stato rovinato, ma durante l’intera partita il centrocampista del Real Madrid, Toni Kroos, è stato preso di mira dal pubblico saudita. Ogni qualvolta Kroos entrava in possesso di palla, veniva subissato da fischi e mugugni, dimostrando un atteggiamento poco sportivo e poco rispettoso nei confronti di un giocatore di calibro internazionale.
Ma qual è il motivo di tanto disprezzo nei confronti di Toni Kroos? A quanto pare, la fonte di tale animosità risale a degli episodi avvenuti la scorsa estate, quando il centrocampista tedesco ha espresso pubblicamente la sua contrarietà riguardo ai trasferimenti dei calciatori di alto livello in Arabia Saudita.
IL CONTESTO DEI COMMENTI DI KROOS
Nello specifico, Kroos ha dichiarato che i trasferimenti dei calciatori in Arabia Saudita sono “vergognosi” e ha espresso la sua preoccupazione riguardo ai diritti umani e alla situazione politica del paese. Queste dichiarazioni di Kroos rispecchiano una presa di posizione personale e morale riguardo ai valori che il calcio dovrebbe rappresentare.
Tuttavia, sembra che tali commenti siano stati mal digeriti dai tifosi presenti allo stadio Al-Awwal Park di Riyad, i quali sembrano non aver perdonato a Kroos la sua franchezza riguardo a un tema etico così delicato.
LE PAROLE DI KROOS
Toni Kroos ha motivato le sue affermazioni elencando i motivi per cui ritiene inaccettabile accettare trasferimenti in Arabia Saudita. Ha sottolineato come i calciatori vadano in Arabia Saudita principalmente per motivi economici, trascurando i valori e i diritti umani che, a suo avviso, dovrebbero essere prioritari. Inoltre, Kroos ha anche espresso un netto rifiuto personale di recarsi in Arabia Saudita in virtù della mancanza di rispetto dei diritti umani nel paese.
Queste parole hanno evidentemente urtato la sensibilità dei tifosi presenti alla semifinale di Supercoppa spagnola, che hanno deciso di esprimere il loro dissenso nei confronti di Kroos attraverso un atteggiamento irrispettoso e provocatorio.
CONCLUSIONE
Il comportamento del pubblico saudita durante la semifinale di Supercoppa spagnola è stato del tutto inappropriato e inaccettabile. La mancata osservanza del minuto di silenzio in memoria di Franz Beckenbauer e l’atteggiamento provocatorio nei confronti di Toni Kroos rappresentano una mancanza di rispetto non solo per i calciatori coinvolti, ma anche per i valori fondamentali che lo sport dovrebbe incarnare.
Sia la FIFA che l’UEFA dovrebbero prendere seri provvedimenti nei confronti della Federazione calcistica dell’Arabia Saudita per garantire che simili comportamenti non si ripetano in futuro. Il rispetto, la dignità e l’etica sportiva non dovrebbero mai essere messi in discussione, e tali episodi di intolleranza non possono essere giustificati in alcun modo. È importante che il calcio, come sport globale, continui a promuovere valori di lealtà, rispetto e solidarietà, al di là di qualsiasi confine nazionale o culturale.
Inoltre, è fondamentale riflettere su come tali episodi siano indicativi di una società sportiva in cui le divisioni e le tensioni politiche influenzano negativamente gli eventi sportivi. Il calcio, come fenomeno sociale di enorme portata, dovrebbe essere un veicolo di inclusione e pacificazione, e non un terreno in cui far emergere le divisioni e le contrapposizioni politiche e sociali.
Soltanto attraverso il rispetto reciproco e la comprensione delle diversità, sarà possibile costruire un contesto sportivo autenticamente equo e inclusivo, in cui i valori fondamentali dello sport possano prevalere su qualsiasi forma di intolleranza o discriminazione.