Unione giovani ebrei Italia contro escalation Iran

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Il presidente Luca Spizzichino a LaPresse: “Ce lo aspettavamo ma ora che succede?”

14 Aprile 2024

Il presidente dell’Unione dei giovani ebrei d’Italia, Luca Spizzichino, si augura che non ci sia un’escalation dopo l’attacco dell’Iran contro Israele. La situazione in Medioriente è diventata ancora più critica in seguito all’offensiva lanciata da Teheran nella notte: un gesto di rappresaglia dopo che lo Stato ebraico aveva colpito l’ambasciata iraniana a Damasco, in Siria. C’è “apprensione perché non capita tutti i giorni che uno stato ne attacchi un altro”, racconta Spizzichino. “Ce lo aspettavamo, non sapevamo in che modo, come e quando. Ma sapevamo che sarebbe successo”. Il “99% di missili e droni lanciati su Israele sono stati intercettati e abbattuti. Da questo punto di vista siamo ottimisti che la cupola difensiva che copre Israele regge, così come quella degli alleati”. “L’unico dubbio che abbiamo adesso è: ora che succede?”, si chiede il rappresentante dei giovani ebrei italiani. Quando gli viene chiesto allora se si aspetta un allargamento del conflitto anche attraverso Hezbollah e gli Houti, risponde: “Non so quanto tutti vogliano questa escalation e non so quanto gli Houti e Hezbollah vogliano imbarcarsi in qualcosa di più grande di loro”. “Se mi auguro una reazione di Israele? Sinceramente non vorrei che ci fosse un’escalation”.

Unione dei giovani ebrei d’Italia: “In Italia recrudescenza antisemitismo”

“Il clima sta pian piano peggiorando”, aggiunge Spizzichino, secondo cui in Italia “c’è una recrudescenza palese dell’antisemitismo. Fortunatamente il governo lo sta notando”. “Bisogna ringraziare governo e forze dell’ordine. Per l’opinione pubblica, invece, si muove su un binario parallelo”. “Si sta notando una crescita esponenziale dell’antisemitismo, dell’odio antisemita. Lo stiamo vedendo anche nelle università”. “Uno che si definisce antisionista, di base, quello che vuole è che non ci sia uno stato di Israele”, continua Spizzichino, che quindi chiarisce: “La critica al governo è legittima. Nel momento però in cui si contesta l’esistenza stessa dello Stato allora è completamente sbagliato”. Nessun commento invece sull’operato di Netanyahu: “Su questo preferisco non rispondere”. Infine il ringraziamento ai governi alleati: “Se parliamo degli alleati, hanno dato una risposta abbastanza chiara stanotte. Israele è sotto attacco, si deve difendere. Già quella è una gran risposta”.

Di Segni: “Colpi di coda possibili anche qui, massima allerta”

“Sono ore di grave preoccupazione per quello che accade in Israele e per eventuali colpi di coda che possono avvenire anche qui nelle nostre comunità. Quindi massima allerta” anche se “le attività proseguono serenamente”. Lo afferma Noemi Di Segni, presidente dell’Ucei, l’Unione delle comunità ebraiche italiane. “Importante e fondamentale è capire che la minaccia iraniana riguarda tutto l’Occidente. L’Iran con tutte le sue cellule, non è solo una questione di essere a favore di Israele. Questo è il tema fondamentale anche per noi italiani”.

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