CONFLITTO ISRAELO-PALESTINESE: SPERANZE AFFIEVOLITE PRIMA DEL RAMADAN
Gaza, 7 Marzo 2024 – Secondo quanto riportato dal New York Times, le speranze di raggiungere un accordo sul rilascio degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre e di giungere a una tregua temporanea a Gaza si stanno affievolendo prima dell’inizio del Ramadan. Il clima di tensione tra Hamas e Israele sembra destinato a persistere, con Rafah al centro dell’attenzione per il rischio di azioni militari da parte israeliana.
RAFAH: L’APPELLO DELL’EGITTO A FAVORE DEL POPOLO PALESTINESE
Il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, ha avvertito contro qualsiasi azione militare da parte di Israele a Rafah, situata nel sud della Striscia di Gaza. Durante la sessione della Lega degli Stati arabi a livello ministeriale al Cairo, Shoukry ha sottolineato l’importanza della causa palestinese e denunciato le politiche israeliane di occupazione che mettono a rischio la vita dei palestinesi.
LA DENUNCIA DELL’ONU SULL’EVACUAZIONE DI RAFAH
Paula Gaviria Betancur, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani degli sfollati interni, ha condannato l’eventuale ordine di evacuazione di Rafah da parte di Israele, definendolo una violazione dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario. Secondo l’inviata Onu, l’evacuazione metterebbe a rischio la vita dei residenti di Gaza e sarebbe una mossa illegale e pericolosa.
IL SOSTEGNO DELLA CINA ALLA CAUSA PALESTINESE
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha espresso il sostegno della Cina alla causa palestinese e ai legittimi diritti del popolo palestinese. Yi ha ribadito l’importanza che la Palestina entri a pieno titolo nell’ONU e ha invitato i membri del Consiglio di Sicurezza a non creare ostacoli a questo processo. La posizione della Cina conferma il sostegno internazionale alla Palestina e la condanna dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi.
In conclusione, il conflitto israelo-palestinese continua a destare preoccupazione a livello internazionale, con la situazione che si fa sempre più critica a Rafah e in altre zone della Striscia di Gaza. Le speranze di una tregua prima del Ramadan sembrano sempre più remote, mentre la comunità internazionale si mobilita per sostenere la causa palestinese e promuovere una soluzione pacifica al conflitto. La situazione rimane instabile e incerta, con conseguenze umanitarie devastanti per la popolazione civile coinvolta nel conflitto.