Tragedia nel mondo dell’atletica: maratoneta muore dopo il traguardo per arresto cardiaco

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TRAGEDIA NEL MONDO DELL’ATLETICA

Altra tragedia nel mondo dell’atletica. Il maratoneta keniano Charles Kipsang Kipkorir è morto subito dopo aver tagliato il traguardo di una maratona in altura svoltasi in Camerun. Ad annunciare l’improvviso decesso del 33enne è stata la federazione keniana: “L’Atletica Kenya conferma che Charles Kipsang Kipkorir è morto sabato in Camerun dopo aver preso parte ad una corsa in montagna. Come federazione, vorremmo cogliere l’occasione per esprimere le nostre condoglianze alla famiglia di Kipsang durante questo momento difficile” si legge infatti nella nota diramata dalla federazione di cui faceva parte l’atleta classe ’91 (nato il 6 giugno a Koibatek nella regione del Baringo).

IMPROVVISO MALORE DOPO IL TRAGUARDO

Secondo quanto riportano i media locali Charles Kipsang Kipkorir, dopo essere stato in testa alla corsa per tutto il tempo, nel finale avrebbe accusato un improvviso malore con forti dolori che lo avevano portato a fermarsi qualche minuto per poi riprendere e concludere la corsa al 16° posto. Tagliato il traguardo, dopo aver concluso i 39 km della Mount Camerun Race, il corridore keniano sarebbe collassato, presumibilmente perché colto da un arresto cardiaco, finendo quindi a terra privo di sensi. Inutili i disperati tentativi di rianimarlo sia sul posto che in ospedale dove è stato immediatamente trasportato con i medici che non hanno potuto fare altro che attestarne il decesso.

ALTRO DRAMMATICO LUTTO PER L’ATLETICA KENIANA

Altro drammatico lutto dunque per il mondo dell’atletica e per il Paese africano che appena dieci giorni prima aveva pianto la scomparsa del primatista mondiale della maratona Kelvin Kiptum morto a soli 24 anni dopo essere rimasto coinvolto in un tragico incidente stradale e che ora deve fare i conti con la morte, questa volta in gara a causa di un improvviso malore (un infarto secondo diversi media camerunensi), di un altro dei suoi corridori più in vista.

Questo triste episodio getta ancora una volta l’attenzione sulle condizioni fisiche degli atleti professionisti e sottolinea l’importanza di controlli medici regolari e di una preparazione adeguata per affrontare competizioni estenuanti come le maratone in altura. La comunità sportiva internazionale è sgomenta di fronte a queste notizie e si stringe attorno alla famiglia e agli amici di Charles Kipsang Kipkorir in questo momento di dolore e di lutto.

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