Naufragio nel Mozambico: 96 morti in fuga da un’epidemia di colera
Il Mozambico ha vissuto una tragedia incredibile, con un naufragio che ha causato la morte di ben 96 persone. Il tragico evento è avvenuto al largo delle coste del Mozambico, quando un peschereccio sovraccarico con 130 persone a bordo è affondato. Le autorità locali hanno confermato il drammatico bilancio delle vittime, con l’amministratore della piccola isola al largo della provincia settentrionale di Nampula che ha dichiarato di aver trovato altri cinque corpi nelle ultime ore.
I passeggeri a bordo del peschereccio erano in fuga dalla terraferma a causa del panico causato dalla diffusione di un’epidemia di colera. L’imbarcazione era gravata oltre misura e non è riuscita a sostenere il peso delle centinaia di persone a bordo, finendo così per affondare. Tra le vittime, si contano un gran numero di bambini, rendendo la tragedia ancora più straziante.
Il Mozambico, uno dei paesi più poveri al mondo, ha registrato quasi 15mila casi di colera, una malattia trasmessa dall’acqua contaminata. La regione più colpita è Nampula, con un terzo di tutti i casi riportati. Questo team investigativo sta lavorando per scoprire le cause del naufragio e fare luce sull’accaduto.
Il colera è un’infezione diarroica acuta causata dal batterio Vibrio cholerae. La sua trasmissione avviene per contatto orale, diretto o indiretto, con feci o alimenti contaminati e nei casi più gravi può portare a pericolosi fenomeni di disidratazione. Nel mondo, il colera ha causato numerose pandemie nel corso della storia, uccidendo milioni di persone. Attualmente, la settima pandemia di colera è ancora in corso, con casi registrati in Asia meridionale, Africa e America.
Questa tragedia nel Mozambico ha riportato l’attenzione su una malattia vecchia come il colera, ma ancora oggi pericolosa e letale. La sensibilizzazione e la prevenzione sono fondamentali per evitare nuove catastrofi come il naufragio che ha colpito il paese africano.
