SPARATORIA AI FESTEGGIAMENTI DEI KANSAS CITY CHIEFS: UN MORTO E 29 FERITI
Ancora una sparatoria in un luogo pubblico negli USA. Questa volta il luogo scelto è la parata per la vittoria nel Super Bowl dei Kansas City Chiefs: il bilancio è di un morto e 29 feriti, cinque delle quali in modo serio e tre in modo critico, in base a quanto hanno reso noto fonti dei vigili del fuoco. La polizia ha fermato tre persone, di cui almeno due armate. Alle celebrazioni erano attese circa un milione di persone.
IL FATTO
Tre uomini armati hanno aperto il fuoco all’interno della Union Station pochi istanti dopo che la squadra di Travis Kelce e Patrick Mahomes ha lasciato il palco. I feriti sono stati portate d’urgenza al vicino Children’s Mercy Hospital. Nel corso di una conferenza stampa il capo della polizia di Kansas City, Stacey Graves, ha affermato che una persona è stata uccisa e più di 20 sono state ferite, di cui otto in maniera grave. I Kansas City Chiefs hanno espresso tutta la loro tristezza per quanto accaduto e la squadra ha confermato che tutti i loro giocatori, allenatori e staff erano al sicuro e in buone condizioni.
L’EROISMO DEI TIFOSI
In un video si può notare come come uno degli uomini armati sia stato fermato dai tifosi dei Kansas City Chiefs con un vero e proprio placcaggio e non lo hanno lasciato finché non sono arrivati i poliziotti. Le persone che hanno compiuto questo gesto eroico nel momento di caos più totale hanno trascinato a terra l’uomo armato e poi hanno gridato “abbiamo la pistola”. Gli uomini hanno trattenuto il sospettato fino all’arrivo della polizia.
L’IDENTITÀ DEGLI AGGRESSORI
L’identità dei tre uomini armati non è stata ancora confermata e non è stata fornita alcuna motivazione per la sparatoria. Uno dei detenuti è stato raffigurato con una felpa rossa seduto su un marciapiede con le mani ammanettate dietro la schiena. Uno degli uomini che ha affrontato uno degli attentatori a Kansas City si chiama Paul Contreras: “Non ci ho pensato. È stata solo una reazione. Non ho esitato: fallo e basta”.
LA VITTIMA
La vittima si chiama Lisa Lopez-Galvan, madre di due figli che faceva la DJ per la stazione radio locale KKFI. Gli amici ne hanno confermato la morte parlando al giornale locale, The Star, a causa di una ferita all’addome: “Era la persona più bella e meravigliosa che ci potesse essere. Lei aveva messo la musica ai matrimoni di tutti noi. Era una ragazza piena di vita”.
LE REAZIONI
La polizia è intervenuta subito perché più di 800 agenti erano stati mobilitati per gestire la sicurezza dell’evento. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha chiesto misure più severe sul controllo delle armi: “Preghiamo per i morti e i feriti di Kansas City e affinché gli Stati Uniti trovino la determinazione per porre fine a quest’epidemia di violenza armata”. Anche il sindaco di Kansas City, Quinton Lucas, si è espresso in merito alla regolamentazione delle armi da fuoco negli Stati Uniti e ha affermato che “nessuno è più al sicuro. Ormai siamo diventati tutti una statistica tra quelli che sono stati coinvolti in una sparatoria di massa”.
Questo ennesimo episodio di violenza armata negli Stati Uniti ha scosso la comunità e sollevato il dibattito sulla regolamentazione delle armi da fuoco nel paese. In attesa di ulteriori sviluppi in merito all’identità e alle motivazioni degli aggressori, resta da sperare che misure adeguate vengano prese per prevenire future tragedie simili.