Tragedia a Gaza: padre palestinese racconta la morte per fame del figlio Ali

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CONFLITTO ISRAELO-PALESTINESE: UNA TRAGEDIA SILENZIOSA

Mio figlio Ali è morto di fame a Gaza ma il mondo intero è rimasto a guardare

Un padre palestinese ha raccontato il calvario del figlio, morto di fame in un ospedale pediatrico della Striscia di Gaza. “Ali è morto davanti al mondo intero, che continuava a vederlo morire”.

IL DRAMMATICO RACCONTO DI UN PADRE

“Ali è nato in tempo di guerra – ha aggiunto il padre – e sua madre non aveva né cibo né altro da mangiare, cosa che gli ha causato un collasso renale”. Le condizioni di salute del bimbo erano assai precarie da tempo, ma naturalmente si sono aggravate negli ultimi cinque mesi: “La vita di Ali è peggiorata giorno dopo giorno. Abbiamo provato a farlo curare negli ospedali, ma non c’è stato alcun aiuto… Ali è morto davanti al mondo intero, che continuava a vederlo morire”.

LA DENUNCIA DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ

Ieri Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha informato che nel nord della Striscia di Gaza molti bambini stanno morendo di fame a causa del blocco all’arrivo di aiuti umanitari imposto da Israele: dopo un’ispezione da parte dei funzionari dell’OMS negli ospedali Al-Awda e Kamal, infatti, è emerso uno scenario terrificante. Almeno dieci bambini, tra i quali il piccolo Ali, sono deceduti a causa della malnutrizione; secondo il Ministero della Salute della Striscia di Gaza però i minori morti di fame sarebbero in totale almeno 16, se a quelli nel nord si aggiungono le vittime del sud.

LA CRISI UMAMITARIA NELLA STRISCIA DI GAZA

Ghebreyesus ha denunciato “gravi livelli di malnutrizione, bambini che muoiono di fame, grave carenza di carburante, cibo e forniture mediche, edifici ospedalieri distrutti” nel nord di Gaza, dove sopravvivono sempre più a fatica 300mila persone, mentre gli aiuti umanitari vengono fatti entrare da Israele col contagocce.

LA CONTINUAZIONE DEL CONFLITTO ISRAELO-PALESTINESE

Il conflitto israelo-palestinese è una ferita ancora aperta, che continua a causare sofferenza e tragedie umane in una terra martoriata da decenni di violenza e privazioni. Le vicende come quella del piccolo Ali pongono nuovamente l’attenzione del mondo su una situazione di crisi umanitaria che non può essere ignorata.

CONCLUSIONE

La morte di Ali è solo un caso tra i tanti che testimoniano la disperazione e la sofferenza del popolo palestinese, bloccato in una situazione di stallo politico e di conflitto armato che sembra non avere fine. È necessario un impegno concreto da parte della comunità internazionale per garantire ai bambini e alle famiglie della Striscia di Gaza il diritto alla vita e alla dignità, ponendo fine alle violazioni dei diritti umani e alla violenza che dilaniano questa terra martoriata.

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