Gli aiuti lanciati nel territorio palestinese della Striscia di Gaza sono diventati motivo di tragedia. Nell’ultimo episodio registrato, ben 18 persone hanno perso la vita nel tentativo di recuperare i pacchi di aiuti alimentari paracadutati. La situazione è stata confermata da Hamas, il governo locale, che ha segnalato la morte di 12 persone annegate mentre cercavano di raggiungere gli aiuti alimentari finiti in mare, al lato della spiaggia di Beit Lahia.
La Cnn ha confermato la notizia e ha reso noto che almeno 12 persone hanno perso la vita nell’incidente. Altre sei persone sarebbero decedute durante un momento di caos e affollamento tra i cittadini in cerca di aiuti. Le immagini mostrano centinaia di persone che si dirigono verso il luogo di atterraggio degli aiuti, con alcune scene drammatiche di corpi sulla spiaggia e tentativi di rianimazione.
Un testimone ha raccontato che gli aiuti sono caduti a circa un chilometro dalla costa e che molti individui che non sapevano nuotare sono annegati nel tentativo di raggiungerli. Al momento non è chiaro da quale Paese siano stati paracadutati gli aiuti nella Striscia di Gaza.
Questi incidenti si aggiungono a una serie di tragedie legate agli aiuti lanciati in territorio palestinese. Già all’inizio di marzo, cinque persone sono rimaste schiacciate da un pacchetto di aiuti lanciato dall’alto, con il paracadute che non si è aperto in quel caso.
Il governo di Hamas ha chiesto la sospensione di queste operazioni di lancio di aiuti alimentari, considerate offensive, sbagliate, inappropriat,e e inutili. Diverse nazioni, tra cui Egitto, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, Singapore e una missione congiunta Giordania-Emirati Arabi Uniti, hanno iniziato a paracadutare aiuti in Gaza in risposta alle necessità umanitarie della popolazione.
La situazione resta complessa e delicata, con la speranza che si possano trovare soluzioni più efficaci ed evitare ulteriori tragedie legate alla distribuzione degli aiuti in una zona segnata dalla costante tensione causata dal conflitto israelo-palestinese.