Tommaso Menoncello: il candidato all’MVP del Sei Nazioni 2024
Tommaso Menoncello è uno dei quattro candidati al titolo di miglior giocatore del Sei Nazioni 2024. Il centro della Benetton Rugby Treviso, sempre titolare nei cinque incontri degli Azzurri, ha svelato quali sono stati i segreti dell’Italrugby durante l’ultimo Six Nations Rugby. “Abbiamo più consapevolezza dei nostri mezzi. Questa direi che è la maggiore differenza col passato”, ha dichiarato.
Il giovane trevigiano è stato uno dei protagonisti del miglior Sei Nazioni di sempre per l’Italia, con numeri impressionanti a supporto. Ha ottenuto più metri dopo il contatto di ogni altro compagno e insieme all’ala Monty Ioane è uno dei due italiani ad aver portato palla per oltre 300 metri totali, con un elevato tasso di successo nelle azioni di avanzamento palla in mano.
LA CANDIDATURA ALL’MVP E I CONCORRENTI
I candidati insieme a Menoncello sono l’ala scozzese Duhan van der Merwe, il numero otto dell’Inghilterra Ben Earl e il centro dell’Irlanda vincitrice del Torneo, Bundee Aki. Menoncello è il terzo italiano candidato al titolo di MVP del Sei Nazioni dopo Andrea Masi nel 2011 e Sergio Parisse in varie edizioni.
Da Fanpage.it, Menoncello ha raccontato il periodo dall’infortunio alla nomination come MVP, svelando i segreti dell’Italrugby e il lavoro della selezione di Quesada durante il Sei Nazioni 2024.
IL RITORNO DOPO L’INFORTUNIO E L’ESORDIO VINCENTE
Dall’infortunio alla nomination per il miglior giocatore del Sei Nazioni, Menoncello ha attraversato un periodo difficile che lo ha reso più forte. Dopo aver saltato la Coppa del Mondo a causa di un infortunio alla spalla, ha ricevuto il supporto della famiglia, della Benetton e della sua ragazza per superare quel momento. Il suo esordio vincente alla Francia nel 2022, con la meta segnata all’età di soli 19 anni, rimane uno dei momenti più emozionanti della sua carriera.
LA STRADA VERSO IL SUCCESSO E I SEGRETI DELLA VITTORIA
Menoncello ha parlato anche della mentalità vincente dell’Italia durante il Sei Nazioni 2024. Nonostante la sconfitta con l’Irlanda, la squadra ha continuato a credere nel proprio lavoro e nella propria crescita. La vittoria contro la Scozia è stata un momento di grande felicità per lui e per il gruppo, mentre l’impresa in Galles è stata preparata attraverso un’analisi dettagliata dei punti da migliorare.
IL LAVORO DI CROWLEY E LA NUOVA ERA DI QUESADA
Il miglior Sei Nazioni azzurro di sempre è stato frutto del lavoro avviato da Kieran Crowley e portato avanti da Gonzalo Quesada. Il nuovo CT argentino ha introdotto nuove idee che hanno permesso all’Italia di alzare il livello di gioco. Le maggiori differenze tra i due allenatori risiedono soprattutto nella mentalità: Quesada ha portato una maggiore consapevolezza dei mezzi della squadra.
I FUTURI OBIETTIVI DELL’ITALRUGBY
Il gruppo dell’Italia è ora concentrato sui propri obiettivi nei club, ma non mancherà di pianificare il futuro della Nazionale. Con un periodo lungo prima del tour estivo, i giocatori avranno modo di riflettere sulle prossime sfide e sugli obiettivi da raggiungere insieme.
In conclusione, Tommaso Menoncello si conferma come una delle stelle emergenti dell’Italia rugbistica, con un passato di sacrifici e un presente di successi che lo proiettano verso un futuro luminoso. Con la nomination come MVP del Sei Nazioni 2024, il giovane centro trevigiano si prepara a scrivere nuove pagine di gloria per l’Italrugby.