Derby toscano di Serie A: i tifosi di Empoli e Fiorentina chiedono “basta” alle morti sul lavoro
GLI STRISCIONI DEI TIFOSI
Gli striscioni esposti dai tifosi di Empoli e Fiorentina sono un grido forte che si alza dalle Curve di Serie A nel pomeriggio della 25ª giornata di campionato. Pongono l’attenzione sull’ennesima tragedia avvenuta sul lavoro, che ha provocato la morte di quattro operai, il ferimento di tre mentre si cerca ancora una quinta persona attualmente dispersa. Il riferimento dei sostenitori toscani è all’incidente avvenuto venerdì scorso in un cantiere in via Mariti a Firenze: “Basta morti sul lavoro, basta vittime innocenti”, è lo slogan scelto dai supporter empolesi che ha fatto il paio con quello spuntato nel settore ospiti: “Morire di lavoro non può essere accettato, ma in nome del profitto tutto è giustificato. Basta”.
I FATTI
Il cedimento di una trave in cemento ha travolto 8 operai e li ha risucchiati nel vuoto. Per alcuni di loro non c’è stata possibilità di salvare la pelle, altri sono attualmente ricoverati per le ferite riportate. Il bilancio dei decessi rischia di essere più grave: da 48 ore, infatti, i Vigili del fuoco assieme agli specialisti del nucleo Usar (Urban Search And Rescue) sono impegnati senza sosta nelle operazioni di scavo tra le macerie. Si fa di tutto per ritrovare l’ultimo operaio disperso, Bouzekri Rahimi, di 56 anni. Ma sono poche davvero le speranze di rivederlo vivo.
IL PROGETTO
Un grande supermercato, un grande giardino pubblico arredato e abbellito alberi e altre suppellettili. Un maxi parcheggio da mettere a disposizione dei clienti. È questo il disegno dell’opera messa in costruzione in via Mariti. Si tratta della nuova Esselunga, un’area molto vasta a cavallo tra i quartieri di Rifredi e Novoli. Perché è stata scelta proprio quella zona? Dismessa da tempo, è sembrata avere tutti i requisiti necessari per restituire vivibilità e fruizione al pubblico di quell’area che per moltissimi anni è rimasta abbandonata al degrado.
IL QUARTIERE 5
Il piano di rilancio del quartiere 5. La bretella di terreno è quella dell’ex Panificio Militare che fino quasi agli Anni Quaranta si occupava dell’approvvigionamento delle caserme cittadine. Successivamente fu adibito a magazzino ma circa cinquant’anni fa finì in disuso. Quel lungo periodo di inutilizzo terminò nell’aprile 2021 quando il Comune di Firenze annunciò l’inizio dei lavori. Il primo step fu la demolizione dell’ex Panificio poi iniziò la costruzione del plesso. Così è stato fino al 16 febbraio quando c’è stato il crollo. E adesso è tutto sotto inchiesta.
Al Castellani, durante il derby toscano di Serie A tra Empoli e Fiorentina, i tifosi delle due squadre hanno mostrato solidarietà e unità nel chiedere un cambio radicale nelle norme di sicurezza e prevenzione sul lavoro. La tragedia avvenuta sul cantiere di via Mariti a Firenze ha scosso profondamente la comunità sportiva, portando l’attenzione sul tema delle morti sul lavoro e della sicurezza nei cantieri. Sia i sostenitori di Empoli che quelli della Fiorentina si sono uniti in un unico coro, mostrando come lo sport possa essere un veicolo di impegno sociale e civile.
La contaminazione tra il mondo dello sport e la realtà quotidiana è emersa in maniera evidente durante il match, con gli striscioni dei tifosi che hanno sottolineato l’urgenza di misure adeguate per garantire la sicurezza dei lavoratori. Il derby toscano è stato, quindi, non solo un evento sportivo di primaria importanza, ma anche un momento di riflessione e di richiesta di giustizia per le vittime di questa terribile tragedia.
Il gesto di solidarietà dei tifosi, uniti nel chiedere “basta” alle morti sul lavoro, ha dimostrato come lo sport possa essere un catalizzatore per tematiche di grande rilevanza sociale. La forza dei tifosi, la determinazione delle squadre e la volontà di non dimenticare le vittime hanno reso il derby toscano un momento memorabile, oltre che un segnale forte per l’intera comunità. Che il grido dei tifosi possa essere ascoltato e portare a un reale cambiamento nelle politiche di sicurezza sul lavoro, affinché tragedie come quella di via Mariti a Firenze non si ripetano mai più.