THEO HERNANDEZ SQUALIFICATO PER UNA CELEBRAZIONE INNOCUA
L’esultanza di Theo Hernandez dopo il gol nella partita Verona-Milan gli è costata la squalifica per il prossimo turno. Tuttavia, si è trattato di un fraintendimento, poiché il gesto del “parlate, parlate” di Theo è un suo classico e non era una provocazione. Stefano Pioli, nel commentare l’episodio a DAZN nel post-gara, si è dimostrato arrabbiato per quanto accaduto, accusando anche la panchina del Verona di aver contribuito a mandare in confusione l’arbitro.
PIOLI: UNO SPIACEVOLE MALINTESO
L’allenatore del Milan ha spiegato che Theo esulta sempre così, dicendo “parlate, parlate”, ma lo fa in generale e non ce l’aveva con nessuno specifico né intendeva mancare di rispetto alla tifoseria del Verona. La panchina del Verona si è lamentata del gesto di Hernandez, con l’allenatore Baroni che si è mostrato indignato.
INTROMISSIONE DELL’ALLENATORE DEL VERONA
Pioli ha voluto anche dare una lezione al suo collega in termini di comportamento. L’intervento dell’allenatore del Verona ha causato una incomprensione che ha portato alla squalifica di un giocatore del Milan. Pioli ha dichiarato: “Credo che bisogna parlare tanto e bene dei propri giocatori e lasciare stare gli altri”.
NESSUNA PROVOCAZIONE ALLA CURVA DI CASA
Non c’era alcun intento ostile verso la curva di casa del Bentegodi o un riferimento a giocatori avversari come Dimarco. Il chiarimento tra Hernandez e Baroni ha confermato che non c’era alcuna polemica. Tuttavia, sui social network molti hanno interpretato l’esultanza di Theo come una presa in giro nei confronti del terzino dell’Inter, Dimarco, per la recente eliminazione dell’Inter dalla Champions League.
CELEBRAZIONE INNOCUA MA PUNITA
La celebrazione di Theo Hernandez era semplicemente una delle sue abitudini per festeggiare un gol importante. Tuttavia, il Milan dovrà fare a meno delle sue prestazioni nel prossimo match contro la Fiorentina, a causa della squalifica derivante da un malinteso.
In conclusione, è importante evitare fraintendimenti e lasciare da parte le polemiche nel mondo del calcio, concentrando l’attenzione sul gioco e sul fair play. Speriamo che episodi simili possano servire da lezione per favorire un clima di sportività e rispetto reciproco tra le squadre.