Tensioni Medio Oriente spingono al rialzo petrolio e oro

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LE PREOCCUPAZIONI PER UNA POSSIBILE ESTENSIONE DEL CONFLITTO IN MEDIO ORIENTE IMPATTO SU ALCUNE MATERIE PRIME

Il Brent ha registrato un significativo aumento, superando gli 89 dollari al barile con un incremento del 1,88%. Si tratta del livello più alto raggiunto da ottobre, con un aumento del 15,59% dall’inizio dell’anno. Questo rialzo è stato motivato anche dai tagli alla produzione confermati negli ultimi mesi dall’Opec Plus, che hanno contribuito a sostenere i prezzi del petrolio.

LA CRESCITA DEI PREZZI DELL’ORO COME BENE DI RIFUGIO

L’oro, considerato tradizionalmente un bene di rifugio in periodi di incertezza, ha raggiunto nuovi massimi storici. Il future di giugno è stato scambiato a 2.279 dollari all’oncia, registrando un apprezzamento del 21% negli ultimi sei mesi. Questa crescita è particolarmente significativa considerando il contesto di tassi di interesse ancora elevati, nonostante le prospettive di un possibile taglio da parte della Fed e della Bce a giugno.

BUONE NOTIZIE PER LA MANIFATTURA E I MERCATI EUROPEI

Oggi si sono registrate buone notizie per il settore manifatturiero. L’indice Pmi dei direttori acquisti in Italia è salito sopra quota 50 a marzo, segnando una crescita dopo 11 mesi di contrazione. Anche nel resto dell’Eurozona si è registrato un miglioramento, con un valore di 46,1 contro le stime preliminari di 45,7. Nonostante ciò, il dato in Germania rimane ancora in territorio di contrazione.

I mercati europei hanno appena riaperto dopo la pausa pasquale, con l’indice di Milano che ha aggiornato il massimo dal 2008 segnando un incremento del 0,23% a quota 34.831 punti. In Asia, invece, si è registrato un aumento del 2,36% dell’indice di Hong Kong trainato soprattutto dal successo di Xiaomi, che ha lanciato il suo primo modello di auto elettrica ottenendo 90mila ordini nelle prime 24 ore.

FUTURE DI WALL STREET IN RIBASSO E ANDAMENTO DI PIAZZA AFFARI

I future di Wall Street sono in ribasso, con un calo dello 0,22% sull’S&P 500 dopo il -0,20% registrato ieri. A Piazza Affari oggi si sono registrati maggiori rialzi per Eni (+3,09%) e Saipem (+2,74%), entrambi legati al settore petrolifero, seguiti da Iveco (+2,28%) e Banco Bpm (+2,04%). I maggiori ribassi, invece, sono stati per Diasorin (-2,79%), Brunello Cucinelli (-2,64%), Azimut (-2,03%) e Amplifon (-1,75%).

In conclusione, l’incertezza legata alla situazione geopolitica in Medio Oriente sta influenzando i mercati e le materie prime, con gli investitori che guardano con attenzione agli sviluppi futuri e ai possibili scenari di escalation del conflitto. La ricerca di beni rifugio come l’oro e i movimenti dei mercati azionari sono i segnali di un clima di incertezza che caratterizza l’attuale scenario economico globale.

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