NUOVO GOVERNO: L’OPINIONE DEL MINISTRO TAJANI
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha rilasciato delle dichiarazioni sul possibile accordo nel centrodestra per un nuovo premier eletto dal popolo che possa revocare i ministri, definendo questa direzione come sempre voluta da Berlusconi. Durante la sua partecipazione al programma ‘Cinque Minuti’ su RAI 1, Tajani ha sottolineato l’importanza di garantire la stabilità del governo e ha espresso il suo favore per un sistema che dia potere al presidente del Consiglio, pur rimarcando che il presidente della Repubblica non deve perdere i suoi poteri.
Il ministro ha inoltre affrontato il caso Salis, dichiarando che il governo si sta attivando per garantire il rispetto dei diritti della detenuta, che si trova in attesa di giudizio. Tajani ha sottolineato l’impegno del governo nell’assicurare che la persona detenuta venga trattata con dignità e rispetto, e ha fornito dettagli sul supporto che il governo sta fornendo a Salis, con visite consolari, assistenza psicologica e interventi da parte dell’ambasciatore.
DIVISIONE NEL GOVERNO: LA POSIZIONE DEL VICEPREMIER SALVINI
Il vicepremier e ministro degli Esteri ha anche affrontato la questione di una possibile spaccatura nel governo nel caso Ursula Von der Leyen sarà candidata ad un bis, sottolineando che questo non rappresenterebbe un problema politico in quanto già successo nel 2019. Salvini ha inoltre escluso che una possibile divisione sulla candidatura di Von der Leyen possa minare la stabilità del governo, evidenziando che tale eventualità non rientra nel programma elettorale del suo partito.
Tajani ha infine toccato il delicato argomento della sua possibile candidatura, dichiarando di essere in attesa del congresso per rispetto ai delegati, e che nel caso venisse eletto, deciderà nell’interesse di Forza Italia. Ha inoltre sottolineato l’importanza di rafforzare il centrodestra per ottenere più consensi e di occupare lo spazio tra Meloni e Schlein.
CONCLUSIONE
Le dichiarazioni di Tajani hanno gettato luce su diversi temi cruciali per la politica italiana e europea, mostrando le posizioni del centrodestra su questioni di governance interna e su candidature importanti a livello comunitario. La sua visione di un governo stabile e efficiente, che rispetti i diritti dei detenuti e che sia capace di agire unito nelle dinamiche europee, sarà certamente oggetto di interesse e discussione nel panorama politico attuale.
