IL MINISTRO DEGLI ESTERI ANTONIO TAJANI CRITICA LA REAZIONE DI ISRAELE SU GAZA
15 Febbraio 2024
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha espresso forti critiche nei confronti della reazione di Israele su Gaza dopo l’attacco del 7 ottobre. Tajani ha definito tale reazione come “sproporzionata”, sottolineando però che non si può parlare di genocidio in relazione a quanto avvenuto. Secondo il ministro, il termine “genocidio” implicherebbe una strategia volta all’eliminazione di un intero popolo, come avvenuto con l’olocausto organizzato da Hitler contro gli ebrei. Tuttavia, è stato evidenziata la gravità dell’attacco militare, che ha causato un elevato numero di vittime civili.
ISRAELE HA DIRITTO ALL’AUTODIFESA
Tajani ha inoltre sottolineato che Israele ha il diritto di difendersi e di esistere come Stato sovrano. Il ministro ha dichiarato che fin dall’inizio della guerra, si è sostenuta l’importanza di una reazione proporzionata da parte di Israele all’attacco perpetrato da Hamas. L’uso di una reazione sproporzionata, ha sottolineato Tajani, potrebbe favorire gli obiettivi di Hamas, contribuendo all’isolamento di Israele. È stata espressa la volontà di proteggere la popolazione civile, sia israeliana che palestinese, e di evitare l’impiego di scudi umani da parte di Hamas per provocare una reazione di Israele.
REAZIONE SPROPORZIONATA FA IL GIOCO DI HAMAS
Tajani ha criticato l’operato di Israele, sottolineando che una reazione sproporzionata potrebbe favorire i fini di Hamas, compromettendo la situazione internazionale del paese. Tuttavia, ha espresso l’importanza di garantire il diritto di autodifesa dello Stato di Israele, senza trascurare le preoccupazioni per la sicurezza dei civili coinvolti nel conflitto.
In conclusione, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ribadito l’importanza di una reazione proporzionata da parte di Israele, allo scopo di contrastare le azioni di Hamas senza compromettere la sicurezza e la protezione dei civili coinvolti nel conflitto.
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