IL SUCCESSO STORICO DI SUMIT NAGAL NEGLI AUSTRALIAN OPEN
Sumit Nagal è seduto a capo chino, commosso. L’anno scorso era solo un puntino indefinito nel Ranking Atp (oltre la 500ª posizione), oggi da 137° in classifica ha battuto Alexander Bublik (numero 27 al mondo) con il punteggio di 6-4, 6-2, 7-6 e raggiunto per la prima volta in carriera il secondo turno degli Australian Open.
UNA VITTORIA STORICA
Nessun connazionale era mai riuscito a raggiungere questo traguardo dal 1989: 35 anni fa, a piazzare la pietra miliare, era stato Ramesh Krishnan che realizzò una grandissima impresa prevalendo sul campione in carica (e numero 1 di allora) Mats Wilander con il punteggio di 6-3, 6-2, 7-6.
DIVERSI SUCCESSI, MA QUESTO È SPECIALE
Questo è il secondo successo nel tabellone principale di uno Slam per Nagal, ma ha un valore speciale. Molto più del successo agli US Open contro l’americano Bradley Klahn e della soddisfazione di aver strappato un set nell’edizione dell’anno precedente a Roger Federer.
SCRIVERE LA STORIA
A suo modo, ha scritto la storia del tennis indiano e internazionale: è il primo del suo Paese a sconfiggere una testa di serie in uno Slam.
LA VICENDA EMOTIVA E SPORTIVA DI NAGAL
La storia di Nagal è un mix di determinazione, allenamenti e sacrifici in termini economici. Nagal è volato in Oceania a spese proprie perché senza sponsor né il supporto dell’All India Tennis Association. Non avendo ottenuto alcuna wild card, prima di accedere al torneo australiano ha dovuto superare ben tre turni di qualificazione.
IL RISCATTO ECONOMICO
Tutti i soldi guadagnati finora partecipando ai tornei sono serviti a Nagal per pagare le spese e il sostentamento della propria carriera, al punto da ritrovarsi con appena 900 euro sul conto in banca. In poche ore, in un giorno solo, ne ha incassati circa 110 mila (quanto il premio messo in palio in dollari australiani, 180 mila).
IL PROSSIMO AVVERSARIO
Quale sarà il prossimo avversario? È il cinese Shang Juncheng, che in Australia è arrivato grazie a una wild card ed è attualmente 140° nel Ranking Atp. Una sfida alla portata di Nagal che non vuole smettere di sognare. Non adesso, non svegliatelo ancora.