TRAGEDIA A VENEZIA: LA MORTE IMPROVVISA DI LAURA BORINA
Lutto a Venezia, dove è morta a soli 26 anni Laura Borina, studentessa iscritta alla Facoltà di Lingue dell’Università Cà Foscari. La ragazza ha avuto un malore improvviso lunedì 18 dicembre, mentre era a casa. Non riusciva più a parlare. Così è stata trasferita in ospedale ma qualche ora dopo si è verificato il decesso.
L’AUTOPSIA DISPOSTA DAL PM
Il pm della procura di Venezia, Giovanni Gasparini, ha disposto la raccolta delle cartelle cliniche e valuta l’autopsia per scoprire cosa sia successo. Il calvario di Laura è cominciato lunedì scorso, dopo essere tornata nella casa che condivideva col fidanzato, da una giornata di lavoro all’Hard Rock Café. Faceva fatica a parlare, da come si apprende dall’esposto presentato in procura dal legale della famiglia, Alessandra Gracis.
IL REPARTO DI URGENZA DELL’OSPEDALE SANTI GIOVANNI E PAOLO
Contattato il 118, è stata trasferita in ambulanza fino al Pronto soccorso dell’ospedale Santi Giovanni e Paolo, accompagnata dal fidanzato. Qui la 26enne è stata sottoposta a una serie di visite ed esami. Gli esiti di quelle analisi avrebbero portato a riscontrare, in base a quanto si è appreso, la presenza di una forte anemia e valori alterati dell’emoglobina. Intorno alle 6 è stato disposto il ricovero.
IL RAPIDO EVOLVERSI DEL QUADRO CLINICO
Secondo i familiari, che chiedono venga fatta chiarezza sul caso, Laura fino a quel momento è rimasta su una sedia a rotelle in pronto soccorso, poi alle 13 del martedì si è verificato il decesso. Quando i genitori hanno chiamato l’ospedale verso mezzogiorno si sono sentiti rispondere che la 26enne aveva avuto un peggioramento improvviso, un crollo dei valori che l’avrebbe portata ad avere un aneurisma cerebrale.
LA RICHIESTA DI CHIAREZZA
Stando a quanto riferito in una nota dall’Azienda sanitaria Usl 3, “ricoverata nel reparto di Unità intensiva coronarica dell’ospedale civile di Venezia, la paziente è stata visitata e trattata nel rispetto delle linee guida standard delle cure. A fronte della sintomatologia e del rapido evolversi del quadro clinico, una volta arrivata al Pronto soccorso è stata ricoverata e ogni intervento utile a salvarle la vita è stato intrapreso durante l’improvvisa crisi che l’ha portata al decesso. L’Usl 3 ha disposto il riscontro diagnostico per verificare nel modo più preciso possibile le cause della morte, ed è vicina alla famiglia della paziente che piange la sua prematura scomparsa”.
IN RICORDO DI LAURA BORINA
Laura era originaria di Spercenigo di San Biagio di Callalta, dove vive la sua famiglia. Si era trasferita a Venezia per motivi di studio, lavorava all’Hard Rock Café per pagarsi l’Università. Le mancava solo un esame prima della laurea.
Il mancato poter celebrare questa importante consegna testimonia una tragedia che ha colpito non solo i suoi cari, ma anche tutta la comunità studentesca, universitaria e lavorativa di Venezia. Nonostante le speranze di una giovane vita interrotta, la morte di Laura Borina resterà un caso di profondo dolore che richiederà ulteriori indagini per far luce su un evento tragico e improvviso.