Stefano Tacconi: dal ricovero per aneurisma allo stadio per Juve-Milan, ma critica il gioco plattoso

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**UN RITORNO SUL CAMPO CON UN DESIDERIO SPECIALE**

Il 28 aprile segnerà un momento speciale per Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus. Dopo un anno di ricovero e operazioni per un aneurisma che lo ha colpito duramente, il giorno della partita tra Juventus e Milan segna il suo ritorno allo stadio di Torino. Un momento di gioia e speranza, dopo aver rischiato di non poter più vivere quei momenti di passione e tifo per la squadra del cuore.

**LA DELUSIONE PER LA SQUADRA ATTUALE**

Nonostante il suo amore per la Vecchia Signora rimanga intatto, Tacconi non nasconde la sua delusione per la squadra attuale. Il gioco noioso proposto da Allegri e la mancanza di veri leader in campo lo fanno rimpiangere i tempi passati, quando giocatori come Furino e Tardelli regnavano indiscussi nello spogliatoio. L’ex portiere non esita a criticare apertamente la squadra, definendola “piatta” e priva di quel carisma che caratterizzava la Juventus di un tempo.

**RICORDI DI GLORIA E DI SIGARETTE IN PALESTRA**

Tacconi ricorda con nostalgia i momenti passati con giocatori del calibro di Platini e le sigarette fumate insieme all’interno dello spogliatoio. Una abitudine ormai lontana, soppressa dalla necessità di un recupero fisico totale dopo l’accaduto. Le operazioni, la fisioterapia e la riabilitazione hanno scandito il suo percorso di recupero, ma non hanno fermato il desiderio di tornare a vivere una vita normale, lontano dai pericoli di un evento improvviso e devastante come un aneurisma.

**LA FORTUNA E IL SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA**

La prontezza del figlio nel chiamare i soccorsi e la fortuna di essersi trovato in buone mani hanno giocato un ruolo fondamentale nel salvare la vita di Tacconi. Dopo un lungo percorso di riabilitazione e cure, l’ex portiere si prepara a tornare a vivere la sua passione per il calcio, consapevole di quanto sia stato fortunato nel poterlo fare.

In conclusione, il ritorno di Stefano Tacconi allo stadio rappresenta un momento di vittoria sulla malattia e di rinascita per il suo spirito tifoso. Nonostante le critiche alla squadra attuale, il suo amore per la Juventus rimane intatto e la sua presenza in tribuna il prossimo 28 aprile sarà un segno di speranza e di gratitudine per aver avuto una seconda possibilità di vivere la sua passione per il calcio.

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