“Squalificati fino a 5 mesi i giocatori ribelli della Nazionale saudita”

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La disciplinare saudita punisce i giocatori ribelli

ROBERTO MANCINI e la sua squadra nazionale dell’Arabia Saudita hanno fatto parlare molto di sé negli ultimi tempi, non solo per i risultati ottenuti in campo, ma anche per le controversie che hanno coinvolto alcuni giocatori della squadra. In particolare, sei giocatori si erano ribellati contro il ct italiano alla vigilia della Coppa d’Asia, portando così alla decisione della disciplinare saudita di squalificarli per periodi che vanno da 1 a 5 mesi. La mossa della Federazione è stata vista come un appoggio a Mancini e un modo per mettere a tacere quelle voci discordanti che avevano creato scompiglio all’interno della squadra.

LA DECISIONE DELLA FEDERAZIONE

La disciplinare saudita ha deciso di usare il pugno di ferro nei confronti di quei giocatori della Nazionale che si erano rivolti contro Roberto Mancini. Secondo le dichiarazioni del presidente dopo l’eliminazione in Coppa d’Asia, questi giocatori erano considerati parte di una fronda che aveva portato al fallimento della Nazionale. La commissione disciplinare saudita li ha fermati per periodi che vanno da 1 a 5 mesi e multati da 25.000 a 75.000 euro.

LA REAZIONE DI MANCINI

La “rivincita” sportiva di Mancini è arrivata grazie al “Professionalism and Player Conditions Committee”, l’ente disciplinare saudita, che ha infatti squalificato e multato sei giocatori della nazionale saudita. Il ct avrebbe commentato, “Spero che ora nessuno mi chieda più perché non c’erano in Qatar”, dimostrando così di apprezzare la decisione della Federazione. La squadra è più importante di qualsiasi giocatore e quelli che non ne vogliono far parte, fanno bene a starsene a casa.

IL GESTO DI MANCINI CONTRO LA COREA

La situazione era nota già da tempo con la Federcalcio araba che all’indomani della eliminazione dalla Coppa d’Asia era tornata sull’argomento mentre la bufera impazzava sulla testa di Roberto Mancini e del suo gesto a fine partita, durante i rigori con la Corea, quando lasciò la panchina anzitempo, ricevendo insulti e feroci critiche sui social e non solo. Il numero uno del calcio saudita, Al Meshal, lo aveva fortemente stigmatizzato per poi puntare l’indice proprio sui giocatori che non avevano voluto partecipare alla Coppa mettendo in forte difficoltà la Nazionale.

LA REAZIONE DEI GIOCATORI

Anche i giocatori coinvolti hanno reagito alle decisioni della Federazione. Alcuni si sono detti dispiaciuti per la situazione e hanno accettato la squalifica e la multa, mentre altri hanno manifestato dissenso e si sono detti pronti a lottare per dimostrare la propria innocenza.

CONCLUSIONE

La mossa della disciplinare saudita ha messo fine a un periodo di turbolenze interne alla squadra. Mancini, pur soddisfatto per l’appoggio ricevuto dalla Federazione, sa che dovrà fare i conti con i problemi interni che hanno minato la coesione della squadra. La sua sfida ora è riuscire a riunire i giocatori e a ottenere dei risultati significativi in campo. La Federazione saudita gli ha concesso una seconda possibilità, ma sarà sua responsabilità sfruttarla al meglio.

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