SPARATORIA NELL’UFFICIO DI UNA COMPAGNIA DI NAVIGAZIONE A GLYFADA, GRECIA
Sarebbe di quattro morti, compreso l’assalitore, il bilancio di una sparatoria svoltasi negli uffici di una compagnia di navigazione a Glyfada, in Grecia. Lo riporta la tv greca Ert. Secondo la ricostruzione della polizia, il responsabile sarebbe un ex dipendente che era stato licenziato. L’uomo, un cittadino egiziano di 70 anni, è entrato negli uffici affermando di trovarsi lì “per risolvere un problema, per chiarire”.
TRE VITTIME INNOCENTI
Una volta dentro, l’uomo ha aperto il fuoco con un fucile da caccia uccidendo tre persone, prima di suicidarsi in un seminterrato della struttura. Le vittime innocenti del feroce attacco sono tre dipendenti della compagnia di navigazione, i cui nomi non sono stati ancora resi noti. I familiari delle vittime, ancora sotto shock per quanto accaduto, sono assistiti da psicologi e operatori del soccorso.
DIPENDENTI SALVATI DALLA POLIZIA
Due donne sono riuscite a salvarsi nascondendosi nella toilette. Non hanno riportato ferite e sono state liberate dalla polizia. Al momento non è chiaro il movente dell’aggressore e le indagini sono ancora in corso per comprendere i motivi che hanno portato a questo tragico evento.
REACTIONS AND CONDOLENCES
Il presidente greco ha espresso il proprio cordoglio per quanto accaduto, assicurando che le autorità faranno tutto il possibile per portare giustizia alle vittime e alle loro famiglie. Anche il personale della compagnia di navigazione colpita dalla tragedia ha espresso il proprio dolore e sconcerto di fronte a un evento così drammatico e inaspettato.
PREOCCUPAZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO
La sparatoria ha scosso profondamente la comunità locale e ha generato preoccupazione per la sicurezza sul lavoro. Domande sono sorte sulle procedure di licenziamento e sulla gestione degli ex dipendenti, suggerendo la necessità di rivedere e rafforzare le politiche aziendali per prevenire simili tragedie in futuro.
INVESTIGAZIONI IN CORSO
Le autorità greche hanno avviato un’indagine dettagliata sull’incidente, interpellando testimoni e raccogliendo prove per comprendere appieno l’accaduto. Le motivazioni e lo stato mentale dell’aggressore sono al centro delle indagini, nella speranza di evitare simili episodi nel futuro.
CONCLUSIONE
In un paese ancora scosso dalla tragedia, la comunità si unisce nel dolore e nella solidarietà nei confronti delle vittime e delle loro famiglie. L’attacco ha portato alla luce la fragilità della sicurezza sul lavoro e ha sollevato domande importanti sulla gestione degli ex dipendenti e sulla prevenzione della violenza sul luogo di lavoro. Le autorità, le aziende e la società nel suo insieme sono chiamate a riflettere su quanto accaduto e ad agire per garantire un ambiente sicuro e protetto per tutti i lavoratori.
