Sinner e il problema dell’anca: una condizione comune tra numerosi tennisti

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JANNIK SINNER SOFFRE PER UN PROBLEMA ALL’ANCA DESTRA

Il giovane tennista italiano Jannik Sinner ha recentemente dichiarato di soffrire di un problema all’anca destra che si trascina da Montecarlo. Sebbene non sia considerato grave, l’infortunio è da monitorare attentamente per evitare complicazioni e per garantire una pronta ripresa del giocatore.

L’ANCA DEI TENNISTI

Dal punto di vista teorico, il tennis è uno sport che induce un alto carico sull’articolazione dell’anca. Questo perché comporta movimenti di inizio e arresto rapidi, intensi e ripetuti, durante i quali i giocatori effettuano cambi di direzione improvvisi mentre corrono e colpiscono la palla ad alta velocità. In particolare, il diritto impone un elevato carico su anche e ginocchia. Secondo Andrea Bernetti, vice presidente della Società italiana di medicina fisica e riabilitativa (Simfer), un altro fattore di rischio per i tennisti è dato dalle scivolate o dai colpi in allungo. I movimenti di estensione possono aumentare il rischio di lesioni se l’anca non è sufficientemente supportata da muscoli forti e flessibili. Inoltre, giocare su superfici dure, sempre più comuni, comporta una pressione ulteriore sulle articolazioni inferiori.

IL CASO MURRAY

Un esempio celebre di tennista che è riuscito a proseguire la propria carriera nonostante un problema all’anca è Andy Murray. Il giocatore britannico, 37 anni il prossimo 15 maggio, è tornato ad alti livelli persino dopo aver subito un intervento di impianto di protesi all’anca. La tecnica utilizzata, chiamata hip resurfacing, prevede il rivestimento dell’anca con una protesi di acciaio che ricopre la testa del femore e la superficie acetabolare, mantenendo intatto l’osso femorale. Questo tipo di intervento è particolarmente adatto a individui giovani e con alta richiesta funzionale, come gli sportivi, e ha consentito a Murray di continuare a competere al top livello.

QUANTO SONO FREQUENTI QUESTE PROBLEMATICHE

Le problematiche all’anca non sono infrequenti tra i giocatori di tennis professionisti. Secondo Andrea Bernetti, le lesioni all’anca sono state segnalate in una percentuale che varia dall’8% al 27% dei tennisti. Numerosi campioni, tra cui Gustavo Kuerten, Lleyton Hewitt, Andy Murray e Bob Bryan, hanno dovuto affrontare questo tipo di infortunio nel corso della loro carriera. Inoltre, il numero di infortuni all’anca nei giocatori di tennis professionisti maschili è aumentato significativamente negli ultimi anni, passando da meno di 10 nel 2012 a oltre 150 nel 2016.

In conclusione, è importante prestare attenzione alle problematiche legate all’anca nel tennis e adottare misure preventive per evitare infortuni e garantire la salute degli atleti. La vicenda di Jannik Sinner e il caso di successo di Andy Murray dimostrano che, con la giusta cura e determinazione, è possibile superare anche le più gravi difficoltà fisiche e tornare a competere al massimo livello.

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