stato a fine febbraio, poco prima che partisse per gli States. Avevamo un gruppo che andava a correre la mattina presto, prima che il sole tramontasse. Abbiamo corso insieme diverse volte insieme ad Alexander Zverev e altri alti giocatori, ma è stato l’ultimo incontro prima che partissi in questo tour negli States in cui ha fatto bene”. Hai avuto modo di raccontargli delle tue difficoltà e di confrontarti con lui?”L’ho sempre considerato più giovane di me, anche se siamo nati lo stesso mese. Lui era sempre avanti di una passo. C’è la solita frase che si dice ‘meno male che Sinner ha aperto la strada per tutti’, ma noi sapevamo già che ce l’avrebbe fatta. Io ero comunque dietro di lui di uno o due passi, ma ci credevo tanto in me e nelle potenzialità”. In quale modo ti ha supportato?”Mi ha sempre dato supporto, è sempre stato così. Anche quando giocavamo insieme nei tornei, magari ero stanco e volevo mollare, lui mi spingeva a giocare la partita o a fare l’ultimo esercizio in allenamento. È sempre spinto verso l’alto, è un ragazzo molto positivo e questo lo ha portato a diventare chi è”. Hai parole speciali per lui?”Gliene ho dette a circa un mese e mezzo fa quando era lì. Non ci siamo sentiti dopo l’infortunio perché non mi piaceva, è brutto dire ‘ciao come stai?’ e non poterlo vedere. Ma una contro dedica l’ho fatta. Certe volte abbiamo fatto bei discorsi e a volte battute, è uno con cui puoi scherzare e parlare di tutto. È una persona di cuore”. Infatti sembra proprio che abbia mantenuto i piedi per terra nonostante il grande successo. Ci confidi qualche retroscena?”Siamo andati a fare colazione in un bar e nessuno lo ha riconosciuto, ma il proprietario ci ha fermati e gli ha chiesto ‘come hai giocato ieri’… deve essere stato qualcosa di incredibile. A un certo punto ci siamo messi a ridere perché pensavamo fosse uno scherzo. Lui è andato a ringraziarlo con un sorriso enorme”. Vorresti lasciare un messaggio per lui?”Sicuramente. In generale gli direi ‘non cambiare mai, rimani sempre te stesso perché è quello il bello di te. Non dimenticarti che c’è qualcuno che ti stima tanto e che ti segue, ma soprattutto ci sono tanti giovani che si ispirano a te’. Per me rimane un esempio e una fonte d’ispirazione e sono sicuro che per molti altri ragazzi lo sia”. E tu invece quale messaggio vorresti dare ai tuoi fan e tifosi?”Che credano sempre in me e che mi seguano anche durante questi momenti, perché la fatica, la gioia e la soddisfazione la porterò sempre a casa. Spero di essere un esempio per altri ragazzi che hanno problemi. Non tutti si capiscono quando si ferma un atleta ma dietro a un infortunio ci sono mille problemi personali da affrontare e superare, ci sono le tante soddisfazioni che arriveranno, ne sono sicuro”. Siamo convinti che Giacomo Dambrosi tornerà più forte di prima, pronto a scalare nuovamente le classifiche del tennis internazionale. E chissà che non possa ritrovare la sua vecchia conoscenza Jannik Sinner sul campo, in un futuro non troppo lontano. Diventa fan di Giacomo Dambrosi, attiva le notifiche e non perderti neanche un dettaglio del suo ritorno trionfale.
“Sinner e Dambrosi: le storie parallele di due giovani talenti del tennis”
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