Sindrome dell’Avana: inchiesta sull’arma segreta dei 007 russi contro membri Cia, Fbi e ufficiali Usa

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SINDROME DELL’AVANA: L’INCHIESTA SU UN’ARMA SEGRETA RUSSA

Un’indagine condotta da The Insider, testata specializzata su questioni russe, in collaborazione con il programma tv della CBS, ’60 Minutes’ e il giornale tedesco Der Spiegel avrebbe scoperto le prove che collegano la cosiddetta “sindrome dell’Avana” ai membri dell’agenzia di intelligence militare russa.

I FERITI E L’ARMA SEGRETA

Secondo quanto riferito nell’inchiesta, l’Unità militare russa GRU 29155 avrebbe utilizzato armi ad energia diretta per colpire il personale governativo degli Stati Uniti all’estero. “I feriti includono personale della Casa Bianca, ufficiali della Cia, agenti dell’Fbi, ufficiali militari e le loro famiglie” specifica ancora 60 Minutes.

L’INDAGINE SULLA SINDROME DELL’AVANA

Un ex funzionario della CIA ha detto agli investigatori che la missione dell’Unità 29155 è “trovare, sistemare e finire, il tutto a sostegno dei sogni imperiali di Vladimir Putin”. La famigerata squadra di sabotaggio del Cremlino GRU 29155 è un’unità responsabile della pianificazione e dell’organizzazione delle operazioni clandestine all’estero, comprese quelle mirate omicidi e campagne di interferenza in Europa.

COS’È LA SINDROME DELL’AVANA

Il concetto di “sindrome dell’Avana” ha iniziato a circolare dal 2016, quando colpì alcuni ufficiali governativi statunitensi e canadesi stanziati, appunto, a L’Avana, a Cuba. Si tratta di una sindrome che si presenta con sintomi come mal di testa, nausea, vertigini, percezione di rumori molto forti seguiti da una sensazione di pressione alla testa, acufeni, insonnia, nausea, deterioramento psicofisiologico duraturo fino a cecità o perdita dell’udito.

Le vittime includono diplomatici americani, spie, ufficiali militari, appaltatori e, in alcuni casi, i loro coniugi, figli e persino animali domestici. Manca pure la cosiddetta ‘pistola fumante’. Ora l’inchiesta avrebbe scoperto le prove che collegano questa misteriosa condizione di salute ai membri dell’agenzia di intelligence militare russa.

LA REAZIONE DELLE VITTIME

La maggior parte dei feriti ha combattuto per l’America, spesso in segreto. E sono frustrati dal fatto che il governo degli Stati Uniti dubiti pubblicamente che un avversario stia prendendo di mira gli americani, specifica ancora il programma tv ’60 Minutes’.

In conclusione, l’indagine sulla sindrome dell’Avana ha svelato una possibile connessione con i membri dell’agenzia di intelligence militare russa, gettando nuova luce su un caso che ha scosso le relazioni internazionali e sollevato dubbi sulla sicurezza del personale governativo statunitense all’estero.

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