Simulazione: Usain Bolt vs Levriero Greyhound, la sfida impari

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USAIN BOLT: LA LEGGENDA DELLA VELOCITÀ
Il video della simulazione al computer di una gara di 100 metri tra Usain Bolt e il cane più veloce del mondo, ovvero un levriero greyhound, mostra che il leggendario velocista giamaicano sarebbe letteralmente seminato dal cane: nella ripresa da dietro, Bolt non riesce neanche più a vederlo.

IL RE DELLA PISTA
Usain Bolt è semplicemente il miglior velocista nella storia dell’atletica leggera e una delle leggende tout court dello sport mondiale. Il giamaicano – oggi 37enne – stampò ai Mondiali di Berlino del 2009 due record mitologici nei 100 e 200 metri (9″58 e 19″19), tempi che secondo molti appaiono vicini al concetto di insuperabilità, per quanto sono fuori dal mondo. Bolt è sicuramente l’essere umano più veloce di sempre, ma come se la caverebbe contro il cane più veloce sul pianeta? La risposta a questa domanda l’ha data una simulazione al computer che ha messo a confronto il giamaicano con un levriero: la sfida è stata stravinta per dispersione da quest’ultimo.

IL GREYHOUND: VELOCITÀ ESTREMA
Il greyhound – il levriero a sua volta più veloce che ci sia – può raggiungere velocità medie superiori a 64 km/h, toccando i 72 km/h come velocità massima in rettilineo. Merito delle sue caratteristiche fisiche: le gambe lunghe e potenti, il torace profondo, la colonna vertebrale flessibile e la corporatura snella. Una scheggia a forma di cane, insomma, che il computer ha sistemato ai blocchi di partenza di una ipotetica gara dei 100 metri contro Bolt, assumendo che il giamaicano corresse al suo meglio di sempre, ovvero in 9″58.

LA SFIDA IMPOSSIBILE
In quella circostanza, Bolt corse con una velocità media di 37,58 km/h, toccando un picco di velocità di 44,72 km/h. Numeri mostruosi per un umano, ma decisamente inferiori ai dati velocistici del cane. Ed infatti nella simulazione il levriero parte come un razzo, facendo sembrare quasi fermo il pluricampione olimpico, e poi lo semina in un batter d’occhio. La ripresa simulata da dietro mostra come Bolt non riesca neanche a prendere la targa del cane, che taglia il traguardo per primo in 5,80 secondi, dando ben 4 secondi di distacco al giamaicano.

LA CONFERMA DELL’IMPOSSIBILITÀ
Anche in una seconda simulazione, in cui a Bolt viene concesso un enorme vantaggio in partenza, il velocissimo levriero alla fine riesce a superare giusto sul traguardo il velocista ritiratosi nel 2017. Il cane sarà pure il miglior amico dell’uomo, ma a farsi battere nella corsa anche no…

In conclusione, la simulazione al computer ha confermato che Usain Bolt, per quanto sia stato un fenomeno assoluto nel mondo della velocità, non potrebbe reggere il confronto con un levriero greyhound. La natura ha creato creature velocissime, e il cane è sicuramente uno dei migliori esempi in tal senso. Bolt rimarrà comunque per sempre il Re della Pista, ma almeno in una simulazione virtuale, il trono della velocità appartiene al cane.

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