Simona Halep ridotta la squalifica antidoping a 9 mesi

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SCANDALO NEL MONDO DEL TENNIS: SIMONA HALEP RIDUCE LA SQUALIFICA DA QUATTRO ANNI A NOVE MESI

Dopo un lungo periodo di squalifica per doping, la tennista rumena Simona Halep ha ottenuto una riduzione della pena da parte del Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) nella giornata di martedì 5 marzo. La decisione ha permesso a Halep di tornare immediatamente in campo, grazie alla retroattività della sentenza.

SCONTATA LA PENA: RIENTRO IMMEDIATO NEI TORNEI

Aveva ricevuto una squalifica di quattro anni a partire dal 7 ottobre 2022 per aver risultato positiva ad un test anti-doping, ma grazie alla riduzione della pena a soli nove mesi Halep è ora libera di competere. La tennista ha già scontato il periodo di squalifica, permettendole di tornare subito in campo.

LA DECISIONE DEL TRIBUNALE DI LOSANNA

Il Tribunale di Losanna ha revocato la squalifica iniziale di quattro anni, riducendola a soli nove mesi che Halep aveva già scontato. La decisione, presa martedì 5 marzo, ha annullato la lunga sospensione che avrebbe escluso la tennista dalle competizioni fino all’ottobre 2026.

GLI ACCUSATI E LA RETTIFICA DEL TAS

Halep era stata accusata di aver assunto il roxadustat, una sostanza vietata, durante gli US Open nell’agosto 2022. Nonostante le contro-analisi confermassero la positività, la tennista ha sempre dichiarato la propria innocenza, attribuendo l’assunzione accidentale della sostanza. Il TAS ha riconosciuto che l’assunzione non era intenzionale e che vi era un certo livello di negligenza, portando alla riduzione della squalifica.

IL RISARCIMENTO DELL’ITIA

Oltre alla riduzione della pena, il Tribunale di Losanna ha condannato l’ITIA, l’organismo che regola il tennis, a risarcire Halep con una somma di 20.000 franchi svizzeri per tutte le spese legali sostenute durante la controversia. Si tratta di un gesto che riconosce il duro percorso affrontato dalla tennista rumena.

INCONCLUSIONE

In conclusione, Simona Halep ha visto ridotta la sua squalifica da quattro anni a soli nove mesi grazie all’intervento del Tribunale Arbitrale dello Sport. La decisione permette alla tennista di tornare immediatamente in campo e di riprendere la sua carriera nel mondo del tennis. La vicenda rappresenta un importante capitolo nel panorama sportivo e sottolinea l’importanza di una giustizia equa e tempestiva nel mondo dello sport.

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