Sextortion: Due arrestati in Nigeria per il suicidio di un adolescente

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Due uomini arrestati in Nigeria per sextortion

Due uomini sono stati arrestati in Nigeria per un caso di sextortion che ha portato al suicidio di un adolescente australiano. Il ragazzo aveva conosciuto online una persona a cui aveva mandato foto intime e questa lo aveva poi minacciato di inviare le immagini anche alla sua famiglia e ai suoi amici se non avesse pagato 500 dollari.

Il caso è stato riportato dal Guardian, che ha citato un comunicato della polizia del Nuovo Galles del Sud. La vittima si è suicidata nel 2023 dopo aver ricevuto le minacce. Successivamente, la squadra di criminalità informatica del NSW ha identificato i due responsabili in Nigeria e ha collaborato con la polizia federale australiana per l’arresto.

Il comunicato della polizia del NSW afferma che gli uomini sono stati rintracciati e arrestati in una baraccopoli a marzo. Il comandante della squadra criminale informatica, Matthew Craft, ha dichiarato che i casi di sextortion sono aumentati del 400% negli ultimi 18 mesi, esortando i giovani a non soffrire in silenzio e a denunciare tali crimini.

La comandante dell’Australian Federal Police, Helen Schneider, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine per combattere la sextortion dei bambini, definendola un crimine senza confini. Schneider ha incoraggiato i giovani a denunciare tali casi per prevenirne ulteriori sviluppi.

La polizia del NSW perseguirà i due arrestati per i reati commessi in Australia, confermando che la gestione del caso rimarrà a livello locale. Craft ha ribadito l’importanza della segnalazione tempestiva per evitare gravi conseguenze.

La notizia dell’arresto dei due uomini in Nigeria è stata accolta con approvazione dalle autorità australiane, che hanno elogiato la collaborazione internazionale nel contrastare la sextortion dei minori. La lotta contro questo tipo di crimine richiede un impegno globale e un’azione coordinata tra le forze dell’ordine di diversi Paesi.

Il caso del ragazzo australiano è un esempio tragico delle conseguenze devastanti della sextortion e sottolinea l’importanza di sensibilizzare sui rischi online. Le autorità continuano a lavorare per proteggere i giovani da tali minacce e per garantire un ambiente online sicuro per tutti.

In conclusione, l’arresto dei due uomini in Nigeria rappresenta un passo avanti nella lotta contro la sextortion dei minori e sottolinea l’importanza della collaborazione internazionale nel contrastare questo tipo di crimine. La storia del ragazzo australiano è un monito su quanto possano essere gravi le conseguenze della cyberbullismo e sulla necessità di proteggere i giovani online.

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