Robot chirurgico fa un buco nell’intestino: paziente muore

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TRAGEDIA ALL’OSPEDALE REGIONALE BAPTIST HEALTH BOCA RATON

Il marito di Sandra Sultzer ha presentato denuncia contro l’azienda USA Intuitive Surgical, proprietaria del robot da Vinci, utilizzato come robot chirurgico durante l’intervento all’ospedale regionale Baptist Health Boca Raton in Florida.

ACCUSA DI NEGLIGENZA E MORTIFICA

Harvey Sultzer, marito della defunta Sandra Sultzer, ha presentato una denuncia contro l’azienda USA Intuitive Surgical (IS); la moglie era stata sottoposta all’intervento presso l’ospedale regionale Baptist Health Boca Raton nel settembre 2021. La procedura prevedeva l’utilizzo del robot da Vinci, un dispositivo multi-braccio telecomandato, pubblicizzato “per consentire una precisione oltre i limiti della mano umana”, essendo “progettato per fornire ai chirurghi una destrezza naturale mentre operano attraverso piccole incisioni”.

PROBLEMI DI ISOLAMENTO E LESIONI INTERNE

La causa sostiene che il dispositivo ha bruciato il suo intestino tenue, costringe la paziente a sottoporsi ad ulteriori interventi medici. La donna ha però continuato a lamentare dolori addominali e febbre fino al decesso avvenuto nel febbraio 2022 come “risultato diretto e prossimo delle lesioni subite”, si legge nella causa. Secondo Sultzer, l’IS sapeva che il robot aveva “problemi di isolamento” che avrebbero potuto causare la bruciatura degli organi interni. Non a caso ci sarebbe un’indagine della Food and Drug Administration (FDA) tra il 2009 e il 2011 relativa ad alcune criticità del supporto.

OMISSIONE DI INFORMAZIONI E PROBLEMI RISCONTRATI

Nella denuncia viene poi evidenziato come l’IS avvese ricevuto “migliaia di segnalazioni” su “lesioni e difetti associati al robot chirurgico, ma ha “sistematicamente sottostimato” gli infortuni non facendoli presenti alla FDA. L’IS ha introdotto il primo modello del sistema da Vinci nel 1999 come uno dei primi robot chirurgici. Il dispositivo è stato approvato dalla FDA un anno dopo, ma da allora sono state segnalate numerose problematiche.

CONCLUSIONE E POSSIBILI SVILUPPI FUTURI

Il caso della morte di Sandra Sultzer solleva nuovamente interrogativi sull’uso dei robot chirurgici e sulle responsabilità delle aziende produttrici. La denuncia contro l’Intuitive Surgical mette in luce la necessità di una maggiore trasparenza e di controlli più stringenti da parte delle autorità di regolamentazione. Le indagini in corso e la possibile evoluzione del caso mettono in evidenza il bisogno di garantire la sicurezza e l’efficacia di tali dispositivi, al fine di preservare la salute e la vita dei pazienti sottoposti a interventi chirurgici.

È fondamentale che i dispositivi medici siano soggetti a rigorosi standard di controllo e che le informazioni relative ai rischi e agli eventuali difetti siano pienamente divulgate alle autorità e ai professionisti sanitari, al fine di evitare tragici eventi come quello accaduto a Sandra Sultzer. Resta da vedere come evolverà la situazione legale e quali saranno le possibili ripercussioni sull’azienda Intuitive Surgical e sul mondo della chirurgia robotica in generale.

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