DOPO L’AVVIO FIACCO, LE BORSE EUROPEE CHIUDONO IN RIALZO
Dopo un inizio di settimana poco convincente, le Borse europee chiudono oggi tutte in positivo. Milano si conferma la migliore con un aumento dell’0,67%, confermando il trend positivo già evidenziato ieri e aggiornando nuovamente i massimi dal 2008. Tra i titoli che hanno trainato la performance positiva ci sono i bancari e alcuni industriali, come Prysmian e Tenaris. Al contrario, il peggiore del listino principale è Pirelli, che perde quasi il 3,5% dopo la presentazione dei conti annuali all’inizio della seduta.
WALL STREET IN RIMBALZO
Anche Wall Street ha chiuso in positivo oggi, rimbalzando dopo i cali registrati ieri. L’indice Dow Jones ha segnato un aumento dell’0,57%, mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,67%. Il clima positivo che si respira sui mercati è in parte dovuto alle parole del presidente della Federal Reserve Powell, il quale ha dichiarato durante l’apertura della due giorni di audizione al Congresso che non c’è fretta di ridurre i tassi d’interesse. Allo stesso tempo, ha sottolineato che un primo taglio potrebbe essere “appropriato” nella seconda metà dell’anno, una volta che ci sarà certezza del ritorno dell’inflazione al livello target del 2%.
LO SPREAD TRA BTP E BUND AI MINIMI DAL 2022
Sul fronte dei titoli di Stato, continua il calo dei rendimenti su quelli europei e dello spread tra Btp e bund tedesco. Quest’ultimo oggi ha chiuso a 133 punti base, ai minimi dal 2022. Questo dato conferma la stabilità che si registra sui mercati finanziari europei e la fiducia degli investitori nei titoli di Stato italiani.
CONCLUSIONI
In conclusione, la chiusura positiva delle Borse europee e di Wall Street oggi evidenzia una certa ripresa dopo i giorni di incertezza vissuti all’inizio della settimana. Le parole rassicuranti del presidente della Federal Reserve e il buon andamento dei titoli di Stato europei contribuiscono a creare un clima di fiducia sul mercato. Tuttavia, resta da monitorare da vicino l’andamento dei mercati nei prossimi giorni, alla luce delle possibili decisioni sulle politiche economiche e monetarie che saranno prese nelle prossime settimane.
