Rabbia e delusione: Sabalenka distrugge la racchetta dopo la sconfitta a Madrid

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SABALENKA E SWIATEK: LA FINALE DI MADRID

Sabalenka dopo la sconfitta in finale a Madrid contro Swiatek si è lasciata andare ad un vero e proprio attacco di frustrazione, disintegrando la sua racchetta.

Foto Twitter @MySoundOfTennis

Sabalenka e Swiatek si sono scambiate un bell’abbraccio, dedicandosi poi parole di stima dopo la finale di Madrid vinta dalla seconda al termine di una vera e propria battaglia. Nelle ultime ore è spuntato un video relativo a quanto accaduto pochi secondi dopo che Iga ha finalizzato il match-point. Le telecamere si erano concentrate sulla vincitrice, tralasciando la reazione di Aryna che è stata letteralmente rabbiosa.

LA REAZIONE DI SABALENKA

Mentre Swiatek si accasciava sul terreno di gioco, portandosi le mani sul volto quasi commossa, Sabalenka si recava a passo svelto verso la sua panchina. Arrivata nei pressi del borsone, la bielorussa ha sfogato la delusione e la frustrazione per la sconfitta prendendosela con la racchetta. L’attrezzo è stato letteralmente distrutto a suon di botte violentissime sul terreno di gioco.

UN GESTO DI FAIR PLAY

Dopo essersi calmata Sabalenka ha “invaso” la metà campo della giocatrice polacca ed è andata a salutarla. Qui è arrivato l’abbraccio, con Aryna che ha dimostrato nell’occasione grande fair play. Un ko difficile da digerire per la tennista numero due al mondo che poi si è andata a sedere sui cartelloni nei pressi del suo angolo. La rabbia di pochi minuti prima, ha lasciato il posto alla delusione di Sabalenka che per qualche secondo è rimasta ferma a guardare la scena.

UN EPILOGO POSITIVO

E poi al momento delle interviste, ecco rispuntare il sorriso anche pensando al 26° compleanno: “Soffrirò un giorno, e poi partirò per Roma, così lo dimenticherò in fretta. Arriva il mio compleanno. Spero di essere in una buona condizione. Comunque sarò di buon umore. Fa schifo compiere 26 anni così (ride, ndr). Ma è dura da accettare. Penso di aver dato il massimo oggi, e posso essere fiero di me stesso, e spero che, come abbiamo detto in campo, l’anno prossimo questo vada dalla mia parte”. Insomma è tempo già di voltare pagine e pensare solo alle cose buone.

Rublev ha un problema, non riesce più a controllarsi: violento raptus dopo un’altra sconfitta

In conclusione, la finale di Madrid ha regalato emozioni contrastanti ma ha dimostrato anche quanto sia importante mantenere il fair play e il controllo emotivo anche nelle situazioni più difficili. Aryna Sabalenka, nonostante la frustrazione momentanea, è riuscita a mostrare grande sportività verso la sua avversaria, dimostrando così il vero spirito del tennis professionistico.

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