Quattro candidati in corsa per la presidenza della Regione Sardegna: aperte le urne

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APERTI I SEGGI PER LE ELEZIONI REGIONALI IN SARDEGNA

Si è aperta oggi la giornata di votazioni per le elezioni regionali in Sardegna, durante la quale gli elettori potranno scegliere il nuovo governatore e il Consiglio regionale. I seggi rimarranno aperti fino alle 22 di questa sera. È importante sottolineare che, diversamente da altre elezioni, non è previsto il ballottaggio: la competizione fra i quattro candidati alla presidenza della Regione – Paolo Truzzu, Alessandra Todde, Renato Soru e Lucia Chessa – si concluderà già al primo turno.

CHIAMATI ALLE URNE CASI UN MILIONE E MEZZO DI ELETTORI

Quasi un milione e mezzo di elettori sono stati chiamati alle urne per partecipare a questo importante appuntamento elettorale che determinerà il futuro della Sardegna per i prossimi anni. Lo spoglio dei voti inizierà lunedì mattina alle 7, quando si conosceranno i risultati elettorali che stabiliranno chi sarà il nuovo governatore della regione.

I CANDIDATI ALLA PRESIDENZA

– PAOLO TRUZZU (Centrodestra): Paolo Truzzu, 52 anni, è il sindaco di Cagliari dal 2019 e ha un mandato in scadenza quest’anno. Esponente di FDI, è sostenuto da una coalizione di centrodestra con nove liste, tra cui FDI, FI, Lega e UDC. È anche uno dei vicepresidenti dell’Anci.

– ALESSANDRA TODDE (Centrosinistra e M5S): Alessandra Todde, classe 1969, è deputata del Movimento 5 Stelle e guida una coalizione di centrosinistra formata da 10 liste, tra cui Pd, M5S, Progressisti e Alleanza Verdi Sinistra. È ingegnere ed è stata sottosegretaria nel governo Conte II.

– RENATO SORU (Italia Viva, Azione e +Europa): Renato Soru è un imprenditore nel settore finanziario che ha fondato Tiscali. Ha già guidato la regione dal 2004 al 2009 ed è sostenuto dalla Coalizione sarda, formata da varie liste di centrosinistra e civica.

– LUCIA CHESSA (Sardigna R-esiste): Lucia Chessa è candidata indipendente sostenuta dalla lista Sardigna R-esiste. Ex sindaca di Austis, è stata anche presidente della Comunità montana Gennargentu Mandrolisai.

PREFERENZA DI GENERE E VOTO DISGIUNTO

Durante le votazioni, gli elettori utilizzeranno una scheda di colore verde per esprimere la propria preferenza per il candidato consigliere e per l’assemblea legislativa sarda. È prevista la doppia preferenza di genere e il voto disgiunto, che permette di esprimere la preferenza per una lista e per un candidato presidente non collegati fra loro.

In conclusione, queste elezioni sono cruciali per il futuro della Sardegna e il risultato determinerà il corso politico della regione per i prossimi anni. I cittadini chiamati alle urne hanno quindi il compito di scegliere con attenzione il candidato che ritengono più idoneo a guidare la Sardegna verso un futuro migliore.

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