IL DECRETO DI PUTIN SUL TRASFERIMENTO DI ARISTON E BOSCH
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per il trasferimento temporaneo delle filiali russe dell’italiana Ariston e della tedesca Bosch alla russa Gazprom Domestic Systems, società del gruppo Gazprom produttrice di elettrodomestici.
LE MOSSE DELLA RUSSIA IN SEGUITO ALLA GUERRA IN UCRAINA
Non sono note le motivazioni alla base di questa decisione ma, dalla guerra in Ucraina, la Russia ha posto sotto gestione temporanea beni di alcune aziende occidentali, giustificando queste azioni come ritorsioni per sanzioni contro imprese russe. Lo scorso anno, Putin aveva adottato un provvedimento simile per Danone e Carlsberg.
IL COMMENTO DEL VICEPREMIER TAJANI
Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato la situazione, affermando che il Governo italiano è pronto a tutelare le imprese italiane in tutti i mercati internazionali. Ariston, a quanto pare, non era stata informata preventivamente del trasferimento della sua filiale russa a Gazprom ma sta valutando gli impatti di questa decisione.
LA REAZIONE DI ARISTON ALLA DECISIONE DI PUTIN
Ariston group si trova nell’incertezza in seguito alla decisione del presidente Putin. L’azienda italiana gestisce uno stabilimento produttivo nei pressi di San Pietroburgo da quasi 20 anni e ora è in attesa di ulteriori spiegazioni da parte del governo russo. Le relazioni con le istituzioni erano sempre state corrette ma il futuro è ora incerto per Ariston.
CONCLUSIONE
Il decreto di Putin riguardante il trasferimento temporaneo delle filiali russe di Ariston e Bosch a Gazprom ha sollevato molte domande e dubbi nel mondo degli affari. Resta da capire le conseguenze di questa decisione per le aziende coinvolte e quali saranno le mosse future delle autorità italiane e tedesche. La vicenda continua a tenere banco e sarà interessante vedere come si evolverà nei prossimi giorni.