Proteste in Armenia per le dimissioni del premier Pashinyan

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LA PROTESTA CONTRO LA CESSIONE DEI VILLAGGI

Migliaia di persone sono scese in piazza giovedì a Yerevan, in Armenia, per chiedere le dimissioni del premier Nikol Pashinyan. La protesta nasce dalla decisione del governo di lasciare il controllo di alcuni villaggi di frontiera contesi all’Azerbaigian.
Da anni ci sono tensioni tra i due paesi, con un conflitto armato per la regione di confine del Nagorno-Karabakh riesploso nel settembre 2020 e terminato dopo 44 giorni di combattimenti.

IL DISSENSO DEL POPOLO

La decisione del governo armeno di cedere il controllo dei villaggi all’Azerbaigian ha scatenato il malcontento della popolazione. Molte persone ritengono che questo atto comprometta la sicurezza e la sovranità dell’Armenia, mettendo a rischio la stabilità della regione.
Le proteste, che hanno visto la partecipazione di migliaia di cittadini, sono state principalmente pacifiche ma determinate. Le richieste di dimissioni del premier Pashinyan sono state accompagnate da slogan e striscioni che chiedevano un cambio di rotta nella politica estera del Paese.

LE TENSIONI TRA ARMENIA E AZERBAIGIAN

Le tensioni tra Armenia e Azerbaigian non sono nuove e hanno radici profonde nella questione del Nagorno-Karabakh. Questa regione, a maggioranza armena ma riconosciuta internazionalmente come parte dell’Azerbaigian, è stata teatro di scontri e conflitti per molti anni.
Il recente conflitto del 2020 ha lasciato ferite ancora aperte e la decisione di cedere alcuni villaggi alla controparte ha riacceso i focolai di tensione tra i due Paesi.

LA POSIZIONE DEL GOVERNO

Il governo armeno, guidato dal premier Pashinyan, ha difeso la decisione di cedere i villaggi come parte di un accordo di pace più ampio siglato con l’Azerbaigian dopo il conflitto del 2020. Secondo le autorità armene, questa mossa sarebbe stata necessaria per garantire la stabilità e la pace nella regione.
Tuttavia, la reazione della popolazione ha dimostrato un profondo dissenso rispetto a questa scelta e ha messo in discussione la legittimità e la rappresentatività del governo stesso.

CONSEGUENZE E SCENARI FUTURI

Le proteste di Yerevan rappresentano un momento cruciale per l’Armenia e per il suo futuro. La situazione politica ed economica del Paese potrebbe subire una svolta significativa a seguito di questi eventi, con possibili ripercussioni sulla stabilità della regione nel suo complesso.
È ancora incerto come evolveranno le proteste e quale sarà la risposta del governo alle richieste della popolazione. Tuttavia, è evidente che la questione dei villaggi contesi con l’Azerbaigian rappresenta solo la punta dell’iceberg di una crisi più ampia e complessa.

In conclusione, le proteste di Yerevan contro la cessione dei villaggi all’Azerbaigian rappresentano un momento di svolta per l’Armenia e per la regione nel suo insieme. La tensione tra i due Paesi e le richieste di dimissioni del premier evidenziano le profonde divisioni e i dubbi che ancora persistono all’interno della società armena. Resta da vedere come si evolverà la situazione e quali saranno le conseguenze di questa crisi politica in corso.

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