Processo Amanda Knox: difesa chiede l’assoluzione anche per calunnia, resterà negli Usa con i figli

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OMICIDIO DI MEREDITH KERCHER: IL NUOVO PROCESSO PER LA CALUNNIA DI AMANDA KNOX

Amanda Knox, la giovane americana già dichiarata definitivamente estranea all’omicidio di Meredith Kercher, si trova di fronte a un nuovo processo. Questa volta, per il reato di calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, durante le prime fasi delle indagini sul terribile omicidio avvenuto a Perugia. I difensori dell’ex studentessa stanno lottando per ottenere anche l’assoluzione da questa accusa, al termine di un percorso giudiziario che si è protratto per anni e che ha visto Knox assolta dall’accusa di omicidio ma condannata per calunnia.

AMANDA KNOX NON PRESENTE IN AULA

Il processo è previsto per domani, mercoledì 10 aprile, a Firenze. Tuttavia, Amanda Knox non sarà presente in Italia per partecipare all’udienza. Il suo legale storico, Carlo Dalla Vedova, ha confermato che la giovane resterà negli Stati Uniti, dove attualmente risiede. Il motivo principale di questa scelta è il fatto che Knox è impegnata a prendersi cura dei suoi due figli piccoli, di cui uno è appena nato. Il suo avvocato ha chiarito che la presenza della giovane americana in aula non è necessaria, poiché già definitivamente assolta dall’accusa di omicidio e quindi non soggetta a ulteriori richieste giudiziarie sulla stessa vicenda.

NUOVO PROCESSO PER CALUNNIA

Il processo riguardante il reato di calunnia nei confronti di Lumumba si terrà a porte chiuse a Firenze. Questa volta, i giudici dovranno esprimersi sulla condanna a tre anni di reclusione che era stata inflitta a Knox per aver erroneamente accusato Lumumba nelle prime fasi delle indagini sull’omicidio di Meredith Kercher. Il memoriale scritto da Knox la sera del 6 novembre 2007 sarà al centro delle discussioni in aula. Lumumba, in seguito, fu dichiarato estraneo al delitto Kercher e prosciolto su richiesta del pubblico ministero.

RIVOLUZIONE GIUDIZIARIA GRAZIE ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO

La quinta sezione penale della Cassazione ha accettato un’istanza presentata dai difensori di Knox, revocando e annullando le sentenze precedenti riguardanti la calunnia. Questa decisione è stata resa possibile grazie all’articolo 628 bis del codice di procedura penale, che prevede la possibilità di eliminare gli effetti pregiudizievoli derivanti da una violazione accertata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. Quest’ultima ha sostenuto il diritto di difesa di Amanda Knox, portando così a una revisione del caso e alla programmazione di un nuovo processo a Firenze.

SENTENZA INAPPELLEBILE

Nonostante il nuovo processo, Knox non rischia una condanna più pesante dei tre anni di reclusione che ha già scontato per il reato di calunnia. Questo rappresenta un limite invalicabile imposto dalla legge italiana. Il verdetto, al termine del processo, sarà inappellabile e segnerà la chiusura definitiva di questa vicenda giudiziaria che ha tenuto il mondo con il fiato sospeso per anni.

In conclusione, il nuovo processo per calunnia di Amanda Knox rappresenta un ulteriore capitolo di una storia giudiziaria complessa e controversa. Le difese della giovane americana lottano per ottenere anche l’assoluzione da questa accusa, cercando di mettere definitivamente fine a un’odissea processuale durata troppo a lungo. Resta da attendere l’esito della nuova udienza a Firenze e vedere come la giustizia italiana si pronuncerà su questo caso che ha suscitato grande interesse a livello internazionale.

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