Petrolio spinge titoli energetici: borse europee deboli

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DOPO UNA GIORNATA ALTALENANTE, LE BORSE EUROPEE CHIUDONO DEBOLI

Dopo una giornata caratterizzata da alti e bassi, le Borse europee hanno chiuso in territorio negativo, perdendo ulteriormente terreno a fine seduta. Questo dopo una serie di trimestrali deludenti provenienti dal settore bancario americano, che hanno influenzato negativamente i mercati globali.

Il mercato italiano, rappresentato dalla Borsa di Milano, è riuscito a fermarsi appena sopra la parità, registrando un modesto aumento dell’0,15%. Al contrario, Parigi e Francoforte hanno chiuso in territorio negativo. La migliore performance è stata registrata a Londra, con un incremento dell’0,91%.

SETTORI IN CONTRASTO: ENERGETICO E UTILITIES IN RIALZO

Tra i settori che hanno registrato performance contrastanti, spiccano il comparto energetico e quello delle utilities. Gli indici settoriali a Piazza Affari hanno chiuso in rialzo rispettivamente del 2,2% e del 2,4%.

In controtendenza, invece, il settore automobilistico ha registrato un calo del 3,49%, con particolare evidenza su Stellantis e tutto il comparto della componentistica auto. Questo declino è avvenuto nel giorno di una grande manifestazione a Torino, finalizzata a chiedere la tutela del sito produttivo di Mirafiori.

BANCHE E RIALZO RIDIMENSIONATO

Le banche, che avevano registrato un avvio positivo durante la giornata, hanno visto ridimensionarsi il loro rialzo, chiudendo vicino alla parità. L’andamento altalenante del settore bancario è stato influenzato dalle trimestrali deludenti provenienti dagli Stati Uniti.

SPINTA DAL SETTORE DELL’ENERGIA: NUOVO BALZO DEL PREZZO DEL PETROLIO

Il settore dell’energia è stato spinto da un nuovo balzo del prezzo del petrolio: il Brent ha registrato un aumento superiore al 2%, facendo superare il livello dei 91 dollari e mezzo al barile. Questo incremento ha influenzato positivamente le aziende attive nel settore energetico.

NUOVO RECORD STORICO PER IL PREZZO DELL’ORO

Da segnalare anche un nuovo record storico per il prezzo dell’oro, che ha superato i 2.400 dollari all’oncia. Questa performance eccezionale del metallo prezioso ha attirato l’attenzione degli investitori, che continuano a mostrare interesse verso le materie prime come alternativa sicura in un contesto finanziario incerto.

In conclusione, la giornata di chiusura delle Borse europee è stata caratterizzata da un andamento altalenante, influenzato da una serie di fattori interni ed esterni. Gli investitori rimangono cauti di fronte alle incertezze economiche globali, ma continuano a monitorare da vicino le opportunità offerte dai mercati finanziari.

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