PERCHÈ CARLO III NON ABDICHERÀ A FAVORE DEL FIGLIO WILLIAM E NON SEGUIRÀ L’ESPRESSIONE DELLA REGINA DI DANIMARCA
Mentre il giornalista Simon Jenkins del quotidiano The Guardian ha recentemente fatto un appello a re Carlo III affinché segua l’esempio della regina Margrethe e si faccia da parte lasciando il trono al primogenito William, l’esperta della Corona inglese Paola Calvetti sostiene che questa possibilità è estremamente remota.
LE DIFFERENZE FONDAMENTALI
Secondo Calvetti, le situazioni di abdicazione della regina Margrethe di Danimarca e il re Carlo III d’Inghilterra non sono paragonabili. Mentre la regina Margrethe, a 85 anni, ha avuto problemi di salute e ha voluto mettere in secondo piano uno scandalo di corte, Carlo ha “solo” 75 anni e ha atteso per lungo tempo di sedere sul trono. Inoltre, i Windsor hanno una storia di non abdicazione e il peso materno, considerando il precedente della madre regina Elisabetta, influirebbe negativamente sulla possibilità di abdicare.
CARLO III: UN RUOLO ATTESO PER UNA VITA INTERA
Calvetti sostiene che Carlo ha dedicato tutta se stesso al ruolo di re e ha atteso per troppo tempo la corona. Abdicare dopo così poco tempo sarebbe macroscopico e sarebbe contrario alla storia dei Windsor. La sua attitudine eccessivamente tradizionalista e noiosa non lo renderebbero un candidato ideale per l’abdicazione a favore del più giovane William.
IL FUTURO DI WILLIAM
Infine, Calvetti suggerisce che se William vuole governare davvero, dovrebbe apportare dei cambiamenti significativi, come privare la Corona di privilegi ereditari che riguardano denaro e possedimenti e avvicinarla di più alla popolazione.
CONCLUSIONE
In conclusione, l’esperta della Corona inglese sostiene che le possibilità di abdicazione di Carlo III a favore di William sono remote, considerando la storia dei Windsor, la personalità di Carlo e i possibili cambiamenti che William dovrebbe apportare per governare in modo efficace.
Inoltre, secondo Calvetti, l’abdicazione di Carlo III rimarrebbe un’ipotesi poco gradita anche ai cittadini inglesi, che vedrebbero nell’abdicazione un tradimento della storia e delle tradizioni della monarchia inglese.