Pedro Sanchez resta alla guida della Spagna nonostante la campagna di discredito

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Spagna, Pedro Sanchez resta in carica: alcuni giorni fa aveva detto che stava pensando di dimettersi

Pedro Sanchez non si dimette: resterĂ  a capo del governo spagnolo. Lo ha annunciato lui stesso in un messaggio alla nazione, dopo che alcuni giorni fa aveva detto di considerare le dimissioni a causa della “campagna di discredito” contro di lui e della moglie, messa in atto da alcune forze di destra. “Ho deciso di continuare alla guida del governo della Spagna, se possibile con piĂ¹ forza di prima. La campagna di discredito contro me e mia moglie non si fermerĂ , ma sono in grado di gestirla”, ha detto il leader del PSOE parlando dalla Moncloa.

Il premier è rimasto chiuso nella sede del governo, dove ha un appartamento, insieme alla moglie e alle figlie per cinque giorni, senza condividere nemmeno con il suo staff la decisione che stava maturando. Nel frattempo a Madrid migliaia di persone si sono mobilitate in manifestazioni di solidarietĂ  nei suoi confronti, chiedendogli di rimanere al governo. “La Spagna ha bisogno di te”, si leggeva in alcuni striscioni. Il leader del Partito popolare, il principale partito di opposizione, Alberto NĂºĂ±ez FeijĂ³o, invece aveva dichiarato che qualsiasi cosa Sanchez avrebbe deciso, comunque aveva giĂ  portato “decadenza e divisione” al Paese.

NECESSITĂ€ DI RIFLETTERE SUL FUTURO

Nella sua lettera alla cittadinanza, Sanchez aveva scritto: “Ho bisogno di fermarmi e riflettere, devo rispondere urgentemente alla domanda se ne vale la pena nonostante il pantano in cui la destra e l’estrema destra stanno cercando di trasformare la politica”.

Le indagini erano partite dopo una denuncia di Manos Limpias, una organizzazione vicina a movimenti nostalgici del franchismo e a forze di estrema destra: non è la prima volta che il pseudosindacato –si definisce tale, ma non lo sarebbe sulla carta– porge denunce contro politici progressisti. Denunce che spesso si sono dimostrate infondate e che si sono concluse con un nulla di fatto.

AFFETTO E SOSTEGNO DA PARTE DEI CITTADINI

Sanchez aveva dichiarato di avere bisogno di alcuni giorni di tempo per riflettere “se valeva pena continuare” alla guida del Paese in quelle condizioni, con una costante campagna di “vessazione e demolizione” da parte delle forze di destra, aveva scritto in una nota, in cui era finita nel mirino anche la moglie, Begona Gomez, accusata di traffico di influenze illecite corruzione.

Il leader del PSOE è stato oggetto di attacchi feroci da parte dell’opposizione e di alcuni settori mediatici che sono riusciti a far sì che la sua figura venisse dipinta come quella di un uomo debole e incapace di governare. Tuttavia, Pedro Sanchez ha dimostrato di avere il sostegno della maggior parte dei cittadini spagnoli che si sono mobilitati in suo favore, chiedendogli di non dimettersi e di continuare a guidare il Paese.

Il premier spagnolo ha ricevuto anche attestati di solidarietà da parte di numerosi esponenti politici di sinistra e di organismi internazionali che lo hanno sostenuto nella sua decisione di rimanere al governo nonostante le difficoltà e le pressioni che ha subito. La sua scelta di restare in carica è stata accolta con sollievo da parte dell’opinione pubblica che ha visto in essa un segnale di speranza per il futuro del paese.

IN CHIUSURA, UN MESSAGGIO DI SPERANZA

Rimane quindi confermato che Pedro Sanchez rimarrĂ  al timone del governo spagnolo, in un momento cruciale per il Paese in cui sono necessarie decisioni coraggiose e una guida forte e decisa. La sua determinazione nel fronteggiare le critiche e le pressioni dimostra la sua capacitĂ  di resistere alle avversitĂ  e di continuare a lottare per il bene comune.

La Spagna avrĂ  quindi la possibilitĂ  di continuare sulla strada della crescita e dello sviluppo, guidata da un leader che ha dimostrato di avere a cuore il bene del Paese e dei suoi cittadini. Resta ora da vedere come Sanchez affronterĂ  le sfide future e quali saranno le sue prossime mosse per consolidare il consenso e rilanciare l’economia spagnola.

Articolo redatto da Annalisa Girardi.

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