RAID USA CONTRO OLTRE 85 OBIETTIVI IN IRAQ E SIRIA
Il 3 febbraio 2024, gli Stati Uniti hanno lanciato un’offensiva contro le milizie filo-iraniane in Iraq e Siria in risposta all’attacco di droni in Giordania che ha ucciso tre soldati americani. I bombardamenti hanno colpito oltre 85 obiettivi e strutture legate ai Pasdaran e alle milizie filo-Teheran, con tre obiettivi colpiti in Iraq e quattro in Siria.
BIDEN: “SE FAI MALE A UN AMERICANO RISPONDEREMO”
Il presidente Joe Biden ha dichiarato che l’operazione statunitense è una risposta all’attacco contro la base Usa in Giordania e ha sottolineato che gli Stati Uniti non cercano guerre in Medio Oriente o in qualsiasi altra parte del mondo. Tuttavia, ha avvertito che se qualcuno farà del male agli americani, gli Stati Uniti risponderanno.
SUCCESSO DEGLI ATTACCHI E PRECISIONE NEGLI OBIETTIVI COLPITI
Le autorità americane hanno affermato che gli attacchi hanno avuto successo e che sono stati colpiti con precisione obiettivi militari in entrambi i Paesi, evitando vittime civili. Il portavoce del Consiglio di sicurezza John Kirby ha dichiarato che gli obiettivi bombardati sono stati scelti con cura e che gli Stati Uniti hanno prove inconfutabili che fossero collegati ad attacchi contro gli americani nella regione.
REACTIONE IRAQI ALL’OPERAZIONE STATUNITENSE
Il governo iracheno ha considerato l’operazione statunitense una violazione della sua sovranità territoriale e ha dichiarato di non tollerare altri attacchi. Il segretario alla Difesa Austin ha tuonato che gli Stati Uniti non tollereranno altri attacchi e il presidente Biden ha fatto capire che l’operazione durerà giorni.
CONCLUSIONE
L’offensiva degli Stati Uniti contro le milizie filo-iraniane in Iraq e Siria ha scatenato polemiche a livello internazionale, con l’Iraq che ha condannato l’operazione come una violazione della sua sovranità territoriale. Tuttavia, gli Stati Uniti hanno difeso l’operazione come una risposta legittima agli attacchi contro i militari americani nella regione. La situazione in Medio Oriente rimane tesa e in evoluzione, con il presidente Biden che ha sottolineato la determinazione degli Stati Uniti nel proteggere i propri cittadini e rispondere agli attacchi.