**NUOVI RAID DI ISRAELE SU GAZA**
Dopo il voto Onu sul cessate il fuoco, l’azione militare israeliana su Gaza non accenna a placarsi. Nelle prime ore di martedì si sono verificati nuovi raid nei pressi di Rafah, città situata all’estremità meridionale della Striscia di Gaza, densamente popolata. Netanyahu ha confermato la determinazione del governo israeliano a proseguire con gli attacchi, promettendo di “distruggere Hamas” e rifiutando il cessate il fuoco richiesto dalla risoluzione Onu.
**INCONTRO USA-ISRAELE**
Nonostante le tensioni seguite al voto dell’Onu, gli Stati Uniti stanno mediando attivamente per ricucire il rapporto con Israele. Oggi il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin terrà un incontro con il suo omologo israeliano Yoav Gallant per discutere dei piani di pace e delle alternative all’invasione di Rafah. Si tratta di una mossa che evidenzia un riavvicinamento tra le due sponde atlantiche dopo la delusione di Tel Aviv per la posizione neutrale assunta dagli USA nella risoluzione Onu.
**BLINKEN E LE ALTERNATIVE**
Il Segretario di Stato Antony Blinken ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti per sconfiggere Hamas, esprimendo però opposizione a un’operazione di terra che metterebbe a rischio la popolazione civile palestinese. Blinken ha sottolineato l’esistenza di alternative a una grande invasione di terra, che garantirebbero la sicurezza di Israele e la protezione dei civili palestinesi a Gaza. Inoltre, ha evidenziato la necessità di incrementare l’assistenza umanitaria al fine di soddisfare le esigenze dei civili.
**ISRAELE E IL GENOCIDIO**
La Casa Bianca ha respinto le accuse di genocidio mossi contro Israele da un relatore speciale delle Nazioni Unite nelle ultime ore. Un funzionario americano ha dichiarato che non vi sono prove di un genocidio in corso a Gaza. Questo aggiunge un ulteriore tassello al quadro diplomatico già complesso che coinvolge Israele, Palestina e USA in un intricato gioco di equilibri e relazioni internazionali.
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In un contesto così delicato e pieno di tensioni, è fondamentale mantenere alta l’attenzione su quanto accade nell’area del conflitto israelo-palestinese. Sono molte le sfide da affrontare, ma la speranza di trovare una soluzione pacifica resta un obiettivo fondamentale per garantire la pace e la stabilità nella regione.