L’annuncio
Meta, la società madre di Facebook e Instagram, ha comunicato di voler aderire al Digital Markets Act (Dma), la nuova normativa europea che regola le attività delle big tech nel mercato digitale. Meta si è impegnata a lavorare per garantire che i suoi prodotti rispettino il Dma e offrano valore agli utenti. Tim Lamb, direttore della concorrenza e della regolamentazione di Meta, ha dichiarato di aver formato un team composto da dipendenti senior provenienti da tutto il mondo e da tutta la famiglia di app per assicurare il rispetto della normativa.
Cosa cambia per gli utenti
Gli utenti di Facebook ora avranno la possibilità di decidere se collegare il proprio account a Messenger o mantenere due profili separati. Inoltre, i possessori di account su entrambe le piattaforme, Facebook e Instagram, potranno scegliere di gestire i due account in modo separato e di non condividere più le informazioni tra di essi. Lo stesso vale per gli account Facebook e i servizi di Gaming e Marketplace della piattaforma.
Cos’è il Dma?
Il Digital Markets Act è una normativa europea entrata in vigore il primo novembre 2022, che impone alcune prescrizioni per le grandi società tecnologiche. Questo regolamento riguarda le sei big tech che hanno maggiore impatto sull’economia: Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft e ByteDance. Le aziende citate dovranno rispettare il Dma e adattare le loro attività alle nuove regole.
La normativa impone, ad esempio, il divieto di utilizzare i dati raccolti tramite terze parti per offrire pubblicità, così come l’utilizzo dei dati personali forniti dagli utenti per l’iscrizione automatica a servizi non richiesti. Inoltre, impedisce la pre-installazione di alcune applicazioni sui dispositivi e l’imposizione di un solo metodo di pagamento o la promozione esclusiva dei propri prodotti.
Nel quadro del Dma, la Commissione Europea ha nominato “gatekeeper” le sei principali società che gestiscono il potere economico sul web, al fine di garantire il mercato libero. Queste aziende devono avere un fatturato in Europa di almeno 7,5 miliardi di euro all’anno o un valore di mercato di almeno 75 miliardi con operazioni in almeno tre paesi membri. Inoltre, devono aver avuto negli ultimi tre anni un minimo di 45 milioni di utenti attivi al mese, con oltre 10.000 account business.
Le reazioni
L’adesione di Meta al Digital Markets Act ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, ci sono coloro che lodano l’iniziativa come un passo importante verso una maggiore trasparenza e tutela della privacy degli utenti. Dall’altro, ci sono anche voci critiche che sostengono che l’adesione al Dma possa limitare la libertà di scelta degli utenti e avere un impatto negativo sulle attività commerciali delle aziende coinvolte.
Il futuro
L’adesione di Meta al Dma segna un passo significativo nella regolamentazione delle attività delle grandi società tecnologiche. Resta da vedere come questa mossa influenzerà il modo in cui Facebook e Instagram operano e come influenzerà gli utenti delle piattaforme. Nel frattempo, la Commissione Europea continuerà a monitorare da vicino il rispetto del Dma da parte delle big tech, assicurandosi che le regole vengano rispettate e che vengano tutelati gli interessi degli utenti e delle aziende concorrenti nel mercato digitale.