DDL SULLA DIFFAMAZIONE: SLITTA IL VOTO SUGLI EMENDAMENTI IN COMMISSIONE GIUSTIZIA DEL SENATO
Il ddl sulla diffamazione, in programma per domani in commissione Giustizia del Senato, dovrebbe subire uno slittamento del voto sugli emendamenti. Lo ha annunciato la presidente della commissione, Giulia Bongiorno, al termine di una riunione con i capigruppo della maggioranza per fare il punto sugli emendamenti in discussione.
EMENDAMENTI DEL RELATORE RITIRATI
Durante il vertice, è stato confermato che gli emendamenti presentati dal relatore Gianni Berrino, di Fratelli d’Italia, che in alcuni casi prevedevano il carcere per i giornalisti, saranno ritirati. “Il governo deve ancora valutare gli emendamenti, quindi credo che il voto slitterà”, ha spiegato Bongiorno.
COESIONE NELLA MAGGIORANZA
Bongiorno ha sottolineato che la maggioranza è compatta e che la questione degli emendamenti presentati da Berrino è stata superata. Ha inoltre chiarito che il carcere per i giornalisti è escluso dal testo.
APPROFONDIMENTI FUTURI
La presidente della commissione ha annunciato che nei prossimi giorni ci saranno ulteriori approfondimenti sulla questione. Si è deciso di focalizzare l’attenzione sui titoli e sulle rettifiche, al fine di garantire il rispetto della legge.
ATTENZIONE AI TITOLI E ALLE RETTIFICHE
Bongiorno ha spiegato che durante la riunione si è deciso di concentrarsi non sulle sanzioni detentive, ma su meccanismi che consentano di rispettare la legge, con un’attenzione particolare ai titoli, poiché a volte possono avere un impatto negativo, e alle rettifiche.
COESIONE E ARMONIA NELLA MAGGIORANZA
La presidente ha infine sottolineato la coesione e l’armonia all’interno della maggioranza. Ha precisato che non ci sono attriti né divisioni e che anche l’accidentale dibattito suscitato dalla presentazione degli emendamenti è stato superato.
In conclusione, la discussione sul ddl sulla diffamazione sembra essere in corso di risoluzione, con la necessità di trovare un equilibrio tra la tutela della libertà di stampa e il rispetto della legge. La decisione di ritirare gli emendamenti controversi sembra indicare una volontà di trovare una soluzione condivisa che possa soddisfare tutte le parti coinvolte.
