IL PIANO DI NETANYAHU
Il piano proposto da Netanyahu prevede l’insediamento di funzionari locali non affiliati al terrorismo per amministrare Gaza dopo la guerra. Tra i punti salienti del documento, vi รจ la chiusura dell’Unrwa e il controllo della sicurezza di Gaza da parte di Israele in una Striscia smilitarizzata. Tale piano ha ricevuto pesanti critiche dall’Autoritร palestinese, che lo considera destinato al fallimento e accusa Israele di voler perpetuare l’occupazione dei territori palestinesi.
LA CONDANNA USA
Anche il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha condannato il piano di Netanyahu, affermando che non dovrebbe esserci una rioccupazione di Gaza e che le dimensioni del territorio non dovrebbero essere ridotte. La costruzione di nuove abitazioni nella Cisgiordania occupata ha suscitato preoccupazione negli Stati Uniti, vista come un ostacolo alla pace duratura e contraria al diritto internazionale.
COLLOQUI A PARIGI
In un contesto in cui il bilancio delle vittime civili a Gaza continua ad aumentare, si sono svolti colloqui a Parigi tra rappresentanti israeliani, americani, qatarioti ed egiziani. L’obiettivo dei colloqui รจ trovare un accordo per il rilascio degli ostaggi e la cessazione delle ostilitร a Gaza. Secondo fonti palestinesi, il gruppo estremista non ha cambiato la propria posizione e richiede il ritiro israeliano dalla Striscia come condizione per il cessate il fuoco.
Questo articolo riporta le ultime novitร sulla situazione in Medio Oriente, con particolare attenzione alle reazioni al piano post guerra proposto da Netanyahu. Le critiche da parte dell’Autoritร palestinese e degli Stati Uniti, insieme agli sforzi in corso per trovare una soluzione negoziata al conflitto, evidenziano la complessitร della situazione e la necessitร di un dialogo costruttivo per raggiungere la pace nella regione.