IL SINDACO DI MILANO E LA LUTTA CONTRO IL TUMORE
Nel 2014 il sindaco di Milano, Beppe Sala, stava preparando l’Esposizione Universale come commissario unico. Tuttavia, contemporaneamente stava lottando contro la recidiva di un tumore che l’aveva colpito a 39 anni.
SALA RIVELA LA SUA LOTTA
A raccontarlo è lo stesso Sala in un nuovo episodio della serie podcast “Tre Desideri”, un progetto culturale con cui la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) di Milano Monza Brianza ha scelto di celebrare il World Cancer Day di domenica 4 febbraio. Sala dice: “Vorrei raccontare, nella speranza che sia di beneficio per altri, qualcosa che non ho mai raccontato. Nel mio caso, il linfoma non Hodgkin è stato recidivante”.
LE DIFFICOLTA’ DI UNA LOTTA DOPPIA
“In questi 25 anni – spiega il sindaco di Milano – ho avuto due ricadute. L’ultima, forse il momento più difficile della mia vita, è stata nel 2014, a un anno dall’apertura di Expo. La situazione era difficile: eravamo in ritardo ed Expo era messo in discussione. Feci uno dei controlli routinari e mi diagnosticarono il ritorno della malattia. Lo dico oggi per la prima volta: mentre lottavo per Expo e mostravo sicurezza, facevo chemioterapia leggera. Confesso che in quel momento mi chiesi: sono abbastanza forte per gestire tutto questo? E sono quelle domande per cui non hai mai una risposta certa. Pero’ ce la puoi fare, ce la devi fare”.
IL SOSTEGNO E IL CAMBIAMENTO
Nel podcast Sala racconta dei controlli periodici e del sostegno psicologico che lo ha aiutato, ma anche di come il tumore ha cambiato la sua vita. “Ho provato il senso della vera impotenza, ma il fatto di non dover per forza dimostrare di essere il più forte, mi tiene oggi con i piedi per terra”, racconta Sala. La testimonianza è al centro del sesto episodio di “Tre Desideri”, la serie di 12 puntate narrate dalla giornalista Daniela Ducoli, che ha vissuto la stessa esperienza dei protagonisti.
In sintesi, Beppe Sala ha dimostrato una grande forza e determinazione nel lottare contro il suo tumore mentre continuava a gestire le enormi responsabilità legate all’Esposizione Universale di Milano nel 2015. La sua testimonianza è un esempio di resilienza e speranza per tutti coloro che si trovano ad affrontare una malattia simile.
