Napoli- Barcellona, Osimhen risponde a Lewandowski: 1-1

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Victor Osimhen non scherza nemmeno quando dovrà indossare la maglia del Napoli. Contro il Barcellona è lui a evitare la sconfitta sotto zero, con il suo guizzo da rapace in area di rigore a far esplodere il San Paolo. Un gol, il suo, che al 60′ minuto prende in contropiede la difesa spagnola e porta gli azzurri al pareggio. Il calcio è strano e bellissimo. Risolve problemi, crea spazi e favoriti. Come fa un attaccante rapace a segnare ogni volta che te lo aspetti di meno.

Il dimesso passo delle due squadre a tratti autocelebrato non può essere che la risposta a qualcosa di straordinario. Il Napoli soffre d’iempo il possesso spagnolo, ma nella ripresa alza il gomito e contro il doppio vantaggio ospite scodinzola e gratta un pareggio che può dire qualunque cosa.

IL BARCELLONA SCHIACCIA IL NAPOLI NEL PRIMO TEMPO
La prima mezz’ora al Maradona è stata quasi interamente di marca Barcellona. I catalani hanno immediatamente preso il possesso palla creando diversi occasioni da gol. La prima e la seconda subito con Yamal che ha trovato la risposta pronta di Meret. Lo stesso portiere del Napoli si è dovuto superare poco dopo con un intervento di piede respingendo un tiro di Lewandowski quasi in area piccola su preciso assist da sinistra di Cancelo. Il Napoli sempre incapace di uscire dalla propria metà campo e per questo il Barcellona continua a mantenere il pallino del gioco.
Gundogan ci prova con una potente conclusione da fuori chiamando ancora una volta agli straordinari Meret che deve respingere in angolo. Per vedere all’opera la squadra di Calzona si dovranno attendere gli ultimi 10 minuti della prima frazione. Gli azzurri salgono con il baricentro iniziando a stazionare nella trequarti blaugrana. I partenopei non creano vere e proprie palle-gol, ma danno un segnale forte, iniziando ad aggredire la squadra di Xavi guadagnando un po’ di possesso palla. Il punteggio è ancora fermo sullo 0-0.

DUE GOL NEL SECONDO TEMPO: SEGNANO LEWANDOWSKI E OSIMHEN
Il Barcellona ricomincia il secondo tempo un po’ schiacciato nella propria metà campo da un Napoli inizialmente propositivo. Poi gli azzurri hanno nuovamente lasciato il pallino del gioco ai catalani che con il solito asfissiante possesso palla che porta Yamal da sinistra a creare una buona palla gol. Il giovane talento dei blaugrana mette al centro una palla bassa per l’accorrente Gundogan che però calcia debolmente tra le braccia di Meret. È solo il preludio al gol del Barcellona che arriva poco dopo.

Gran giocata di Lewandowski che riceve da Pedri appena dentro l’area spalle alla porta, il polacco stoppa benissimo, si aggiusta il pallone e con un destro secco conclude a fil di palo alle spalle di un incolpevole Meret. Successivamente Pedri tenta di trovare lui il gol ma la conclusione da fuori viene respinta non benissimo in angolo dallo stesso Meret. Ma proprio quando sembrava tutto finito, il Napoli trova il gol del pareggio con Osimhen bravo a rubare il tempo a Inigo Martinez e mettere in rete la palla del definitivo 1-1.

La sfida di oggi è solo l’andata degli ottavi di finale, è un tuffo tra le squadre che non si conoscono, che non caldeggiano la paura dei errori e dello scivolone. Tra una settimana la sfida di ritorno. Quella che vedrà meglio preparati Napoli e Barcellona. Che una vittoria è possibile, che una sconfitta è possibile. Ma vincere o perdere il Napoli, per esempio, ancora oggi ha in sé un senso personale, il senso di appartenere a una squadra come essenziale espressione d’una identità culturale o etnica.

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