La Russia non ha intenzione di uccidere Zelensky
Il primo vice rappresentante permanente della Russia all’Onu, Dmitry Polyansky, ha dichiarato che la Russia non ha alcuna intenzione di assassinare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Durante una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, Polyansky ha respinto le critiche occidentali riguardo agli attacchi contro obiettivi a Odessa, affermando che la Russia avrebbe potuto colpire il corteo di Zelensky se lo avesse desiderato.
POLYANSKY RESPINGE LE CRITICHE
Polyansky ha sfidato i suoi colleghi nel Consiglio di sicurezza a rispondere onestamente alla sua domanda sul fatto che se la Russia avesse davvero voluto colpire il corteo di Zelensky, sarebbe stata in grado di farlo. Ha sottolineato che l’attacco a Odessa ha distrutto un laboratorio per la produzione di droni navali, un obiettivo ritenuto più importante dalla Russia rispetto al “correre al fronte” per scattarsi selfie nelle città liberate dall’esercito russo.
LA DICHIARAZIONE DI POLYANSKY
“Se qualcuno di voi spera di sbarazzarsi del leader del regime di Kiev in questo modo, posso deludervi: questo non fa parte dei nostri piani”, ha dichiarato Polyansky. Ha ribadito che la Russia non ha intenzione di uccidere Zelensky e ha risposto alle critiche occidentali sottolineando che l’attacco a Odessa era mirato ad un obiettivo diverso da quello del corteo presidenziale.
LA REAZIONE OCCIDENTALE
Le dichiarazioni di Polyansky hanno provocato reazioni contrastanti tra i rappresentanti occidentali nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Alcuni hanno accolto con scetticismo le parole del diplomatico russo, mentre altri hanno espresso preoccupazione per la situazione in Ucraina e la sicurezza del presidente Zelensky.
CONCLUSIONE
In conclusione, la controversia riguardo alla presunta intenzione della Russia di uccidere Zelensky continua a tenere banco nelle discussioni internazionali. Le dichiarazioni di Polyansky hanno acceso il dibattito e sollevato interrogativi sulla reale strategia della Russia nei confronti dell’Ucraina e del suo presidente. Resta da vedere come evolverà la situazione e se le tensioni tra i due paesi potranno essere risolte in modo pacifico.