Mistero sulla morte di Alessio Giannaccari, il 20enne di Lecce trovato senza vita ad Amsterdam

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Il mistero della morte di Alessio Giannaccari, il giovane di 20 anni di Lecce trovato morto ad Amsterdam, continua a far discutere. Il tragico evento si è verificato vicino ai binari della stazione ferroviaria di Holendrecht, nella periferia a sud-est della capitale olandese. Le autorità sono al lavoro per stabilire le cause della sua morte, non escludendo nessuna ipotesi, inclusa quella di un possibile suicidio o di un omicidio.

CHI ERA ALESSIO GIANNACCARI MORTO AD AMSTERDAM

Alessio Giannaccari, originario del Salento, si era trasferito da poco più di un mese in Olanda per intraprendere una nuova esperienza lavorativa dopo aver ottenuto il diploma al liceo “Siciliani” di Lecce. Trovò impiego come cameriere in un ristorante e sembrava essere felice della sua scelta. Non era molto attivo sui social media, ma preferiva comunicare con la famiglia e gli amici tramite telefonate. Aveva espresso il desiderio di tornare presto a Lecce per festeggiare con i suoi cari.

La comunità di Castrì, Lecce, dove risiedeva la famiglia di Alessio, è profondamente addolorata. Il padre Ilario, imprenditore nel settore della ristorazione, e la madre Gabriella, avvocata, si sono recati ad Amsterdam per l’identificazione del corpo del loro amato figlio. “Era molto legato ad entrambi”, ha raccontato un amico di famiglia, sottolineando il legame forte che il giovane aveva con i suoi genitori.

Gli amici di Alessio hanno lanciato l’allarme lunedì 18 marzo, quando hanno perso le sue tracce per più di due giorni. Hanno immediatamente deciso di recarsi ad Amsterdam per seguirne da vicino la scomparsa. Un appello su Facebook è stato diffuso insieme alla foto di Alessio, ma la tragica notizia della sua morte è giunta ieri mattina, causando dolore e sgomento in tutti coloro che lo conoscevano.

IL DUBBIO SULLE CAUSE DELLA MORTE

Attualmente, gli investigatori stanno raccogliendo prove e testimonianze per comprendere cosa sia accaduto ad Alessio. Il giovane ha lasciato l’appartamento che condivideva con altri coinquilini senza documenti d’identità o portafogli. I suoi cari escludono l’ipotesi del suicidio, sottolineando che Alessio non aveva mai manifestato problemi di salute mentale o segni di malessere psicologico. “Non può aver mai fatto una cosa del genere. Era un inno alla vita”, hanno dichiarato.

L’intera comunità è scossa e tormentata dai dubbi sulla morte di Alessio. Mentre le indagini proseguono, amici e parenti ricordano il giovane come una persona solare e positiva, piena di energia e vitalità. La ricerca della verità continua, mentre il ricordo di Alessio resta vivo nei cuori di chi lo ha conosciuto.

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