L’INDAGINE SU LILIANA RESINOVICH
Nel corso delle indagini sulla morte di Liliana Resinovich, il procuratore capo di Trieste, Antonio De Nicolo, ha reso noto che è stata richiesta una perizia medico-legale all’antropologa forense Cristina Cattaneo. Questi esami sono descritti come molto complessi e sarà necessario del tempo per completarli in modo accurato.
IL CASO DI LILIANA RESINOVICH
Liliana Resinovich è scomparsa il 14 dicembre 2021 e il suo cadavere è stato ritrovato il 5 gennaio successivo nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni a Trieste. La donna è stata trovata avvolta in sacchi neri con la testa inserita in sacchetti di plastica. Inizialmente è stata ipotizzata l’ipotesi del suicidio, ma i familiari della donna hanno sempre dubitato di questa tesi e si sono opposti all’archiviazione del caso.
LE NUOVE INDAGINI
Dopo l’opposizione dei familiari, il gip del Tribunale di Trieste ha disposto nuove indagini sul caso di Liliana Resinovich. Ora l’ipotesi principale è quella dell’omicidio e sono stati elencati ben venticinque punti da approfondire. Nonostante ciò, nessuno è stato ancora iscritto nel registro degli indagati.
LA SPERANZA NELLA SECONDA AUTOPSIA
La seconda autopsia effettuata sulla salma di Liliana Resinovich potrebbe portare a delle importanti scoperte. Si spera che attraverso questo esame si possano trovare delle tracce che conducano all’identificazione dell’assassino, se vi fosse stato uno.
CONCLUSIONE
La morte di Liliana Resinovich continua a essere avvolta nel mistero, a distanza di oltre due anni dal suo ritrovamento. Le indagini in corso e la perizia medico-legale richiesta potrebbero finalmente portare alla luce la verità su questo tragico evento. Resta da vedere quali saranno gli esiti di queste ricerche e se si riuscirà a fare luce su ciò che è accaduto a Liliana Resinovich.