MILIONARIA SEQUESTRATA: LE ACCUSE CONTRO L’AUTISTA
La storia di Regina Lemos Gonçalves, una facoltosa ereditiera brasiliana di 88 anni, ha scosso l’intera alta società e il quartiere di Copacabana a Rio de Janeiro. La donna ha denunciato il suo autista, José Marcos Chaves Ribeiro, 53 anni, per averla sequestrata e tenuta rinchiusa nella sua abitazione, portandola all’orlo della rovina.
UNA VITA NELLA SEGREGAZIONE
Gonçalves era scomparsa dalla vita pubblica da oltre un decennio, preoccupando amici e parenti per la sua incolumità. Solo dopo una denuncia anonima è venuta alla luce una storia di controllo e abusi. Si parla di isolamento, manipolazione e una lotta per il controllo dei suoi beni, tra cui gioielli di inestimabile valore.
EREDITÀ MILIONARIA E PRESUNTA UNIONE CIVILE
La donna aveva ereditato 500 milioni di dollari dalla morte del marito, l’imprenditore Nestor Gonçalves, proprietario di Copag, un’azienda brasiliana famosa per la produzione di carte da gioco. Tuttavia, la sua situazione è peggiorata dopo la presunta unione civile registrata nel 2021 con il suo autista, che avrebbe ottenuto il diritto di gestire il suo patrimonio in caso di morte o incapacità mentale.
BATTAGLIA LEGALE E DIVIETO DI AVVICINAMENTO
Da mesi, si svolge una battaglia legale tra Regina e José Marcos Chaves Ribeiro, seguita con attenzione dai media locali. Nonostante un divieto di avvicinamento emesso dal tribunale locale, l’autista conserva il controllo dei beni della donna, nonostante le gravi accuse di segregazione e abusi.
La vicenda di Regina Lemos Gonçalves mette in luce un tema delicato e complesso, in cui il potere, il denaro e i rapporti di dipendenza si intrecciano in una storia tragica e sconcertante. La lotta per la giustizia e la verità continua, mentre la società brasiliana rimane sconvolta dall’oscuro caso di una donna ricca e potente ridotta alla condizione più degradante e degradante.
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