TENSIONE ALTA PER I CORTEI DELLA MEMORIA
La tensione è ancora alta dopo le parole di ieri del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha invitato i questori a considerare di spostare ad un altro giorno i cortei previsti per sabato, in particolare a Roma e Milano: “garantendo la libertà di manifestazione che, nel caso di specie, va contemperata con il valore attribuito alla Giornata della memoria”. Il rischio di disordini esiste quest’anno, considerando la polarizzazione della pubblica opinione a cui sta portando la guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas.
LA POSIZIONE DI GIORGIA MELONI
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, interpellata dai giornalisti a margine della cerimonia per la Memoria oggi al Quirinale ha detto: “È una questione che ci preoccupa abbastanza in questo momento al di là del merito delle manifestazioni perché in Italia, come sapete, rispettiamo il diritto di manifestare. Ci sta lavorando Piantedosi, vediamo cosa emerge”. Quest’ultimo poi ha confermato di sentirsi “fiducioso” per una soluzione di compromesso, che potrebbe essere appunto quella di trovare date alternative per poter garantire tutti i cortei.
IL PARERE DI BEPPE SALA
Intanto a Milano il sindaco Beppe Sala è orientato a vietare i cortei: “Il prefetto mi ha detto che sono allineati con il ministro Piantedosi, quindi che salvo novità dell’ultimo momento le manifestazioni pro Palestina saranno vietate”. Il sindaco si è detto in difficoltà: “Per me è difficile entrare in queste dinamiche e non è una cosa che riguarda solo Milano, quindi penso che sia insensato mettersi a discutere o a commentare una decisione del genere”.
CENATI (ANPI): “IMPROPONIBILI ACCOSTAMENTI CON CONFLITTO MEDIOORIENTE”
“Io credo che domani deve essere celebrato il Giorno della memoria istituito dal parlamento italiano nel 2000 che ricorda la tragedia della Shoah. Sarebbe a mio avviso fuorviante che in quel giorno si parlasse di una situazione pur gravissima e la riflessione degli italiani si incentrasse sull’attualità. Concentrando il tutto sull’attualità si perde il richiamo al passato che è fondamentale. Sono improponibili gli accostamenti tra la Shoah e quello che sta accadendo in quell’area”, ha detto il presidente di Anpi Milano, Roberto Cenati, a margine dell’incontro con gli studenti a Palazzo Marino per il 27 Gennaio, in riferimento alla polemica sui cortei pro Palestina previsti per domani.
In conclusione, la situazione resta tesa e l’ansia per possibili disordini è palpabile. La decisione di spostare o vietare i cortei pro Palestina per sabato è in bilico, ma le istituzioni sono al lavoro per trovare una soluzione che rispetti sia la libertà di manifestazione sia il valore attribuito alla Giornata della memoria. Resta da vedere quali saranno gli sviluppi nelle prossime ore, ma il quadro attuale è sicuramente complesso e delicato.