“Microsoft aggiorna l’IA e le false foto hard di Taylor Swift”

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MICROSOFT AGGIORNA L’IA CHE HA GENERATO FALSE FOTO HARD DI TAYLOR SWIFT

Le finte immagini della popstar Taylor Swift sono diventate virali: una di queste ha ottenuto oltre 47 milioni di visualizzazioni. La piattaforma X ha bloccato qualsiasi ricerca sull’artista.

LE NUOVE IMMAGINI VIRALI

Il sito 404 Media che ha riportato la notizia dell’aggiornamento, ha riferito che le foto di nudo di Taylor Swift create grazie all’Intelligenza Artificiale (IA) provenivano dal forum 4chan e da un canale Telegram in cui le persone usavano Designer proprio per generare immagini di celebrità con l’Intelligenza Artificiale.

TROVATO IL MODO DI AGGIRARE I DIVIETI

Prima che quelle di Swift venissero diffuse sui social, Designer impediva la realizzazione di contenuti digitando termini come “Taylor Swift nuda”, ma gli utenti del canale Telegram e 4chan hanno capito che potevano aggirare le protezioni scrivendo il nome in modo errato e usando parole solo sessualmente allusive. 404 Media ha potuto verificare che queste lacune sono state risolte con un aggiornamento recente.

LE INDAGINI DI MICROSOFT

“Stiamo indagando sulle segnalazioni e adottando le misure appropriate per affrontarle”, aveva riferito un portavoce di Microsoft subito dopo la condivisione dei deepfake. “Il codice di condotta vieta l’uso dei nostri strumenti per la creazione di contenuti intimi per adulti o non consensuali e qualsiasi tentativo ripetuto di produrre contenuti contrari alle nostre politiche potrebbe comportare la perdita dell’accesso al servizio. Abbiamo team che lavorano proprio su un monitoraggio del genere, in linea con i principi di intelligenza artificiale responsabile, tra cui il filtraggio dei contenuti e il rilevamento degli abusi per creare un ambiente più sicuro per gli utenti”, ha concluso la società di Redmond.

È importante sottolineare le implicazioni negative che queste immagini false possono avere sia sulla privacy delle celebrità coinvolte che sull’etica della manipolazione digitale.

Il caso delle false immagini nude di Taylor Swift, generate da un’intelligenza artificiale e diffuse su diversi canali online, ha sollevato preoccupazione riguardo alla tutela della privacy e all’etica digitale. Microsoft, che produce Designer, ha avviato indagini riguardo alle violazioni dei termini di servizio riguardanti la creazione e la divulgazione di contenuti digitali non consensuali.

Inoltre, l’azienda ha dichiarato di essere impegnata nella realizzazione di strumenti che possano contribuire a monitorare e contrastare il dilagante fenomeno dei deepfake e dei contenuti digitali ingannevoli e dannosi.

Il fenomeno dei deepfake, ovvero la manipolazione digitale tramite intelligenza artificiale per creare video e immagini false, sta diventando sempre più diffuso e suscita preoccupazione per le sue possibili conseguenze in termini di privacy e manipolazione dell’informazione.

L’azienda di Redmond ha sottolineato che l’utilizzo delle sue tecnologie per creare contenuti non consensuali o per adulti è vietato e che qualsiasi violazione di tali politiche comporterà la revoca dell’accesso ai servizi offerti.

Inoltre, Microsoft ha messo in campo dei team dedicati al monitoraggio e al controllo dei contenuti digitali, con l’obiettivo di garantire un ambiente online più sicuro e protetto per gli utenti.

L’aumento della diffusione di deepfake e contenuti digitali ingannevoli ha posto il problema della tutela della privacy e della verifica dell’autenticità dei contenuti online, mettendo in luce la necessità di sviluppare strumenti e politiche capaci di contrastare questo fenomeno in espansione.

Infine, è fondamentale un approccio collaborativo tra aziende, istituzioni e organizzazioni non governative per affrontare le sfide poste dalla diffusione dei deepfake e dei contenuti digitali manipolati, al fine di tutelare la privacy e l’etica digitale.

Lo sviluppo tecnologico e l’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale pongono nuove sfide e interrogativi riguardo all’etica e alle implicazioni sociali dell’uso di tali strumenti, richiedendo un costante impegno nella ricerca di soluzioni volte a garantire un utilizzo responsabile delle nuove tecnologie nel rispetto della privacy e dei diritti delle persone coinvolte.

In conclusione, il caso delle false immagini nude di Taylor Swift generate da un’intelligenza artificiale evidenzia l’urgenza di mettere in campo strumenti e politiche atte a contrastare la diffusione dei deepfake e dei contenuti digitali ingannevoli, al fine di tutelare la privacy e promuovere un utilizzo etico e responsabile dell’Intelligenza Artificiale.

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